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Aggressione a Mogliano, il ferito era ancora in Italia perché aveva evitato l’espulsione

Dopo la paura, Mogliano solleva interrogativi sulla gestione dei casi di espulsione e sulla sicurezza. «Siamo in una situazione grottesca – dice l’assessore Giorgio Copparoni – sappiamo chi sono, hanno già fatto azioni delinquenti eppure circolano liberamente. Non è una situazione accettabile. Noi, come amministrazioni comunali, abbiamo come armi la socialità e infatti il parco è seguito da dei volontari in un’area popolata. Siamo sbalorditi».

La rissa scoppiata in una zona relativamente centrale della città, nella serata di mercoledì 12 dicembre, ha lasciato a bocca aperta molti. Ad avere la peggio un 24enne di origini tunisine, colpito alla testa e al collo con i cocci di una bottiglia. Soccorso dal 118, è stato trasportato d’urgenza al Ca’ Foncello dove è stato sottoposto a un intervento d’urgenza e non sembra in pericolo di vita, tanto che la prognosi non è riservata. L’uomo è già noto alle forze dell’ordine per un’aggressione ai carabinieri lo scorso giugno poiché gli agenti dell’Arma erano intervenuti per sgomberare una casa occupata in via Mille.

Il 24enne, inoltre, che era stato graziato da un’espulsione dall’Italia grazie a una decisione del giudice di pace di Bari, è rimasto coinvolto in una rissa scoppiata in un parco di via Pascoli.

Secondo le testimonianze, la lite è nata nei pressi di un centro commerciale e ha coinvolto quattro persone. Il tunisino è stato colpito, riportando ferite gravi ma non letali. I carabinieri, intervenuti sul posto a seguito delle chiamate dei residenti allarmati dalle urla, hanno avviato le indagini per identificare gli altri tre partecipanti alla rissa, che si sono dati alla fuga. Le ricerche si sono concentrate nell’area del parco e del centro commerciale, ma per il momento non si hanno notizie dei fuggitivi.

«Da quello che so, il 24enne non è in prognosi riservata ed è evidente che le ferite siano superficiali. Gli altri tre? Di ciò se ne occupano le forze dell’ordine, da quanto mi risulta ancora non si sa nulla – commenta l’assessore Giorgio Copparoni, voce dell’amministrazione comunale visto che giovedì il sindaco Davide Bortolato era impegnato al Parlamento Europeo a Bruxelles – Ci sono delle telecamere nella zona. Tra l’altro la polizia locale aveva partecipato agli arresti e allo sgombero della casa occupata in via Mille che veniva utilizzata per lo spaccio: la persona accoltellata è nota e probabilmente anche gli altri tre».

L’assessore ha inoltre evidenziato come la comunità locale sia rimasta profondamente turbata da quanto accaduto: «La sera di mercoledì la popolazione si è preoccupata vedendo l’elicottero impegnato nella ricerca dei fuggitivi, il movimento di auto e il caos creatosi. In più, col buio e d’inverno, anche la gente che stava passeggiando ne ha risentito – continua Copparoni – Il 24enne accoltellato è un recidivo: aveva occupato una casa, aveva un decreto di espulsione rigettato da un giudice di Bari. Penso alla frustrazione delle forze dell’ordine che non hanno strumenti efficaci per combattere questo tipo di delinquenza che provoca insicurezza e degrado. Zaia dice che servono più severe e certe, invece le persone circola con i coltelli: non siamo il far west ma non vogliamo diventarlo».

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