Gropello, “giro” di fatture false per 1 miliardo di euro: imprenditore condannato
GROPELLO. Condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione il 71enne imprenditore gropellese, attivo soprattutto nell’immobiliare, Emilio Scrollini. Era accusato dalla procura di Pavia di aver evaso il pagamento dell’Iva, tra il 2016 e 2017, emettendo fatture ritenute false, per oltre 1 miliardo di euro. Assolta invece la moglie, Nicoleta Gog di 44 anni, finita a processo con il marito con le stesse accuse: era difesa dagli avvocati Piero Ferrari di Robbio e Lucia Gregori di Pavia. La sentenza è stata pronunciata l’altro giorno dalla giudice monocratica Valentina Nevoso.
Le contestazioni
All’imprenditore di Gropello, difeso dall’avvocato Giuseppe Marchetti di Casteggio, erano contestati 7 episodi di evasione fiscale. Tutti avvenuti, secondo la procura di Pavia, tra il 2016 e 2017. Per l’accusa Scrollini, che era amministratore di fatto delle società di cui la moglie era legale rappresentante, avrebbe emesso le fatture ritenute false tramite tre società che dirigeva. Fatture per pagare «operazioni inesistenti». In questa maniera, secondo l’accusa, avrebbe quindi evaso l’Iva. Le tre società di Scrollini avevano sede a Gropello, Vigevano e Milano. Un giro miliardario con un danno ingente per le casse dell’Erario. A denunciare la vicenda, nel 2019 dopo una serie di controlli, era stata l’Agenzia delle Entrate. Le indagini poi erano state svolte dalla Guardia di Finanza di Pavia.
Scrollini è finito di recente al centro di un altro caso, non collegato a questo processo. Lo scorso febbraio le Fiamme Gialle hanno effettuato un sequestro di suoi beni per 12 milioni di euro, tra cui anche 36 appartamenti tra Pavia e Milano.