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Sul monopattino senza casco, staccate le prime multe a Venezia

Tempi duri per chi sfreccia in città sui monopattini elettrici che, stando al nuovo codice della strada, sono soggetti a restrizioni e vincolati, come in molti altri Paesi europei, ad assicurazione, casco e targa.

Eppure sabato mattina, prima che la polizia locale uscisse a controllare il rispetto delle nuove norme, non c’era un solo centauro in monopattino che portasse un caschetto in testa. Al contrario. Da via Dante a via Cappuccina. Da Corso del Popolo a via Poerio, dove si può o non si può circolare, poco importa.

Tutti regolarmente senza casco in testa, se non con un cappuccio della felpa o del giubbotto calato sul viso per via del freddo che tirava. E c’era persino chi, incurante di ogni regola, sfrecciava senza rispettare i pedoni, con lo zaino davanti e un compagno di scuola dietro.

Sapete che serve il caschetto? Nessuna risposta. Si guardano sconcertati, come se nulla fosse stato. Eppure i pedoni lo sanno eccome. «Non rispettano nemmeno chi cammina a piedi» dice una signora «figuriamoci se adesso si assicureranno e si metteranno il casco in testa, con tanto di targa».

Anche sotto ai portici di corso del Popolo, nonostante i mercatini e la folla di persone, c’erano monopattini che avventatamente sfrecciavano tra le persone, incuranti del pericolo.

Un tema all’ordine del giorno, in città, non solo per il nuovo codice della strada che pone un freno ai comportamenti pericolosi, ma anche perché molti scippi e rapine avvengono proprio sul monopattino.

Anche il sindaco, Luigi Brugnaro, durante alcuni dei suoi sopralluoghi, ha chiesto rispetto delle normative e attenzione da parte di ciclisti, che devono essere muniti di luci, e monopattini.

Se per quanto riguarda targhe e assicurazioni c’è ancora qualche giorno di margine - il tempo che il nuovo codice venga accompagnato da circolare applicativa che preveda tutti i dettagli - per il casco invece non ci sono più deroghe.

E, infatti, ieri pomeriggio gli agenti della polizia locale hanno sfoderato i blocchetti: quattro i primissimi verbali staccati in centro a Mestre, e per l’esattezza in via Carducci, in via Brenta Vecchia, in piazzetta Malipiero e in via Antonio da Mestre, rispettivamente per un 22enne di origini bengalesi, un 16enne, un 21enne e un 32enne, gli ultimi tre tutti italiani. E la stretta continuerà nei prossimi giorni, fino a diventare la normalità.

La circolare attuativa è attesa anche negli uffici della polizia stradale, che nella notte tra venerdì e sabato era impegnata nei consueti controlli contro gli eccessi del fine settimana: le pattuglie piazzate in autostrada avevano, come sempre, un medico al seguito, visto che fino a quando non verrà definito nero su bianco il metodo di intervento sarà ancora il personale sanitario a prelevare i campioni salivari per i test tossicologici, e così è stato anche dopo la mezzanotte di ieri, in autostrada.

In totale gli agenti hanno controllato 67 veicoli, registrando sei infrazioni non legate alla guida in condizioni alterate; sono state anche ritirate tre patenti, tutte e tre a causa di un tasso alcolemico eccessivo scoperto in chi stava al volante.

I poliziotti ora possono far sparire le licenze senza dover passare per la prefettura, ammesso che i livelli nel sangue siano elevati e che i punti del fermato siano già stati decurtati in precedenza.

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