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La Pallacanestro Trieste fa un colpo storico a Bologna

Profumo d’Eurolega, sul parquet della Segafredo Arena, impianto meraviglioso che ha accolto Trieste con un palcoscenico degno delle grandi occasioni.

E la formazione di coach Jamion Christian, andando oltre le difficoltà e i pronostici della vigilia, ha saputo interpretare alla grande il match, espugnando il parquet delle Virtus Bologna per la prima volta dal 2001.

Decisive, nel finale, le tre bombe di un Ross devastante. Colbey ha finito, con tutto il killer instinct che possiede, un lavoro che tutta la squadra, dimenticandosi delle assenze di Brown e Reyes e dell’espulsione potenzialmente devastante di Valentine, ha saputo eseguire con impressionante lucidità.

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Vittoria meritata che interrompe la serie di quattro sconfitte consecutive e rimette pienamente in corsa Trieste per la conquista delle final eight di coppa Italia. In questa parte finale del girone d’andata, con i match casalinghi contro Cremona, Venezia e Pistoia e la trasferta a Scafati, Trieste potrà risalire ancora.

Le verifiche del campo confermano le sensazioni della vigilia: fuori Justin Reyes e Markel Brown, Colbey Ross c’è ma inizia dalla panchina. Quintetto biancorosso con Ruzzier, Valentine, Brooks, Uthoff e Johnson che parte bene trovando il vantaggio sul 4-5 con la tripla di Ruzzier, poi subisce la fisicità di un avversaria che col parziale di 8-0 allunga fino al 12-5 di metà primo quarto. Christian cambia i suoi esterni, inserendo Ross e Campogrande per Valentine e Ruzzier, Ross prova subito ad assaggiare il canestro avversario ma la sua conclusione è sputata dal ferro. Trieste regge in difesa, in attacco chiude il quarto con la tripla di Ruzzier che suggella il 17-14 a favore dei padroni di casa.

Riparte meglio la formazione di Christian (18-19 con bomba di Valentine e conseguente tecnico per esultanza eccessiva), altra tripla di Valentine che cade nella provocazione di Daniel Hackett, rimedia un secondo tecnico tanto assurdo quanto evitabile e si fa espellere. Denzel rientra negli spogliatoi (seguito a ruota da Arcieri), ma Trieste resta nel match. Le bombe di Uthoff, Ross e di un eccellente Candussi (7/14 il dato globale dall’arco nei primi venti minuti) permettono ai biancorossi di restare avanti e rientrare negli spogliatoi sul 32-40.

Si riparte con Ross e Ruzzier, Uthoff da ala piccola e Brooks e Johnson sotto i tabelloni. Si resta sul + 8 con la tripla di Uthoff (35-43), Bologna rientra e mette la testa avanti sul 53-50, Trieste risponde sempre ai tentativi di break virtussini e, mettendo in mostra un ottimo Brooks, chiude il terzo quarto sotto di un solo punto sul 55-54.

Pajola da 3 per il 58-54, poi Trieste si affida alla lucida regia di un eccellente Ruzzier per costruire il parziale di 9-0 (bomba e due liberi di Brooks, più due canestri di Johnson) e tornare avanti 58-63 con 6’26” da giocare. Cordinier riporta la sua squadra sul 63-67 con 4’24” sul cronometro, dando l’impressione di una Virtus pronta a dare la zampata vincente.

E invece, proprio nel momento più delicato della partita, tutta la leadership di un talento come Colbey Ross è venuta a galla. Il playmaker biancorosso si è preso tutta la squadra sulle spalle, segnando tre triple consecutive e firmando l’allungo che ha permesso a Trieste di toccare il massimo vantaggio sul 65-76.

Il finale è di gestione: la formazione di Jamion Christian controlla il tentativo di rientro della Segafredo e chiude sul 70-78, festeggiando assieme ai tanti tifosi che l’hanno seguita sul parquet felsineo un successo importante per il suo campionato. —

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