Carnevale Ivrea, “Scolpito nel cuore” è il motto della Morte che diventa canzone
IVREA. «Questa canzone descrive lo spirito di chi vive il Carnevale di Ivrea, è la famiglia che ci si sceglie, con i suoi colori e con i valori comuni a ogni squadra»: Noel Fiore, in arte Nearby Aka Leonida, riassume così il progetto realizzato con il collettivo 1954crew e dedicato alla squadra della Morte presentato venerdì. Fiore è stato in redazione con il fratello Christian e ha raccontato la passione per il Carnevale e per la Morte. L’intervista è disponibile anche sulla pagina Instagram del giornale.
[[ge:gnn:lasentinella:14887930]]
Come è nata l’idea di fare una canzone per la Morte?
«Ho sempre avuto la passione per la musica. In passato avevo già scritto una canzone per la squadra e anche questa volta i primi versi sono venuti di getto. Tutto il resto, dalla registrazione alla realizzazione del video, non era programmato, ma con un gruppo di amici, dato che l’inizio della canzone era piaciuto dopo una foto del testo condivisa sulla nostra chat di gruppo, abbiamo deciso che valeva la pena pensare a un progetto da dedicare e regalare alla squadra. È così che è nato il collettivo 1954crew, solo alcuni amici con la passione per l’hip hop e la squadra della Morte».
[[ge:gnn:lasentinella:14887931]]
Quando e come ha preso vita il progetto?
«A febbraio ho messo giù il primo quarto, poi si sono create le prime aspettative e un giorno, in appena 3 ore e mezza, ho completato il testo. Poi una settimana dopo, a marzo, con gli altri della crew, Gianluca Leone, Ivan Leone, Stefano Rolando Eugio, Sofia Vittonatti e Jonhatan Mukenga, l’abbiamo registrata e abbiamo pensato a realizzare il videoclip. Abbiamo coinvolto gli artisti Gabriele Canova e Alessandro Chiono per costruirlo e l’abbiamo girato a Favria, coinvolgendo molti ragazzi di fuori Ivrea. Poi abbiamo deciso che il momento giusto per renderlo pubblico fosse un mese prima del 6 gennaio. Venerdì abbiamo presentato il video, ci siamo emozionati a farlo nel mostrare l’unione creatasi. Ora è disponibile per tutti su Youtube».
Che cosa racconta la canzone Scolpito nel cuore?
«È il racconto di un arancere, della crescita in una famiglia dove si può essere liberi di essere se stessi, di poter stare in piazza di Città a petto nudo coi propri tatuaggi che raccontano chi sei tu e il tuo personaggio, di liberare “la bestia” che c’è in ognuno di noi durante i giorni della battaglia. Sono partito da uno dei cori più vecchi della Morte, “Ecco che avanza...”, continuando con i riferimenti storici e i nomi di tutti i gruppi. La canzone è nata per questo, per unire ancora di più chi fa parte di questa famiglia, da chi abbellisce la città con le bandiere alle donne che tirano forte quanto gli uomini. Perché il nostro Carnevale è questo, un momento in cui tutti siamo sullo stesso livello, al di là delle differenze, del ceto sociale, del genere e dell’età. Tutto si azzera. La canzone è uscita da una settimana e abbiamo ricevuto tanti messaggi positivi, anche da altre squadre e direttivi. Perché si va oltre i colori, dove c’è una passione fatta di valori comuni a tutte le squadre».