LBA UnipolSai 11ª andata 2024-25: non basta la cura Dusko, Trieste espugna la Segafredo Arena a dimostrazione che la Virtus Bologna non è ancora guarita
Bologna, 15 dicembre 2024 – Non è bastata la vittoria di Baskonia per far riemergere la Segafredo dalle difficoltà in Lba che condivide con le altre squadre impegnate in Eurolega come testimonia anche la sconfitta dell’ Olimpia a Varese.
Una Virtus senza Belinelli infortunato e Shengelia a riposo per turn over non è riuscita ad avere la meglio su una Trieste solida, convinta dei propri mezzi e con una propria identità, mai abiurata, nonostante l’espulsione di un isterico Valentine e le condizioni non perfette di un Colbey Ross indemoniato e decisivo nel finale di gara.
Dopo un inizio incoraggiante i bianconeri hanno perso completamente il bandolo della matassa e sono stati travolti dal ritmo e dal bombardamento di Ruzzier e compagni e, quando dopo due quarti di affannosa rincorsa, sono riusciti a mettere il naso davanti ci ha pensato l’ex varesino a decidere la gara bersagliando la retina bolognese a ogni posizione.
Evidentemente non sono bastate le motivazioni incredibili, portate dal nuovo coach, dopo le due vittorie contro Milano e Baskonia, come affermato dall’ Amministratore Delegato felsineo Dott. Luca Baraldi, pronto a cestinare il lavoro di Luca Banchi. Magari la mentalità e l’ applicazione a poco valgono se per la sesta volta il management non è riuscito ad individuare una guardia americana che possa stare in campo, e fare le cose semplici magari è inutile se la coperta è corta, visto il numero di partite a cui è destinata la Segafredo, ancora senza un lungo, visto il forfait di Cacok, e che contro una squadra che gioca 5 fuori deve esporre il buon Zizic offensivo di questo periodo a figuracce difensive che non si merita.
L’autocelebrazione non sempre viene dimenticata e le responsabilità di chi ha allestito questo roster vanno ricordate ed evidenziate ad ogni occasione possibile. Questa sera si sono evidenziati tutti i limiti già noti, e, casualmente, quando Hackett sbaglia la partita, la Virtus affonda.
Detto questo non vorrei fa passare sotto traccia i meriti di una Trieste battagliera, solida e, come già detto con una sua identità tecnica e tattica ben precisa. Il suo giocare praticamente con 5 esterni ha fatto girare a vuoto la difesa virtussina permettendo ai biancorossi di sgombrare l’area ed avere anche buoni risultati a rimbalzo offensivo. Candussi ha fatto girare a vuoti i lunghi avversari mentre Brooks e Uthoff colpivano indisturbati dando modo a Trieste, nonostante l’idiozia di Valentine, di mettere Ross nelle condizioni di decidere la partita nel finale.
Highlights
Sala Stampa
Le parole di Coach Christian:
“Innanzitutto, sono entusiasta per la prestazione della nostra squadra: siamo entrati in campo, abbiamo giocato contro una squadra competitiva e talentuosa e siamo riusciti a trovare un modo per vincere come squadra.
Ogni partita in questo campionato è dura. Ci sono allenatori straordinari, grandi giocatori e una grande storia. Siamo consapevoli che stiamo ancora cercando di capire chi siamo in questa stagione: come vogliamo giocare e lo spirito necessario per essere una grande squadra in un ambiente come questo e riuscire a vincere. Oggi abbiamo dimostrato quella consistenza per 40 minuti, ed è per questo che siamo riusciti a vincere.”
Le parole del GM Michael Arcieri:
“Il fatto che Denzel giochi con molta passione è ovviamente positivo. Tuttavia, deve capire che c’è una linea che non si può oltrepassare.
Sicuramente, nello spogliatoio era molto deluso. Sente una grande responsabilità verso la squadra, ma il fatto che giochi con passione e competitività è una cosa positiva. Deve però imparare a gestire questi sentimenti, perché ci sono 40 minuti di pallacanestro da affrontare. Queste dimostrazioni di passione sono belle nel contesto giusto, ma dobbiamo mantenere un’attitudine orientata alla prossima partita.
Lui capisce che la squadra può vincere anche senza di lui. È stata un’opportunità per ritrovare la giusta mentalità e giocare insieme. Alla fine, è andata bene per la squadra, e sicuramente Denzel imparerà da questa esperienza”
Le parole di coach Ivanovic nel dopo gara
Virtus Segafredo Bologna vs Pallacanestro Trieste 70-78
Parziali: 17-14; 15-26; 23-14; 15-24
Pagelle
#6 Alessandro Pajola 6,5: difende come sempre, prova a dare la scossa, ma non può farlo da solo.
#8 Will Clyburn 4,5: gioca solo il primo quarto, poi si estranea come ogni tanto gli succede, nulla di nuovo sotto il sole.
#Riccardo Visconti n.e.
#23 Daniel Hackett 4: inguardabile, fuori giri, sempre in ritardo su ogni scelta, offensiva e difensiva, dopo due grandi prestazioni ci può stare, ma il -32 di +/- credo sia record storico.
#24 Andrejs Grazulis 5: il suo prova a farlo, il campo lo tiene anche, ma senza Shengelia non può prendersi un solo tiro in 23 minuti.
#30 Matt Morgan 6: non fa grandi giocate, ma con lui in campo l’attacco bolognese ha un senso, muove la palla e prende buoni tiri con alterne fortune, malino ai tiri liberi.
#33 Achille Polonara 5,5: non gioca troppo, ma qualche minuto in più se lo sarebbe meritato, anche perché, rispetto a Grazulis, è meno timido in attacco, e qualche iniziativa in più sarebbe servita.
#35 Mouhamet Rassoui Diouf 5,5: soli 7 minuti in campo, ma non è più attivo come prima, probabilmente deve metabolizzare le nuove richieste di coach Ivanovic.
#41 Ante Zizic 6,5: offensivamente che gli si può dire? Il suo lo fa abbondantemente, ma difensivamente è un problema, soprattutto contro una squadra come Trieste.
#45 Nicola Akele 5: è troppo leggero, si fa sempre trovare fuori posizione, è anche vero che non è facile giocare così a spizzichi e bocconi.
#59 Rajon Tucker 4: quando si tocca il fondo non si può che risalire, nel suo caso si inizia a scavare, non compie una scelta giusta che sia una, è un’aberrazione statistica.
#00 Isaia Cordinier 5,5: commette subito falli stupidi, fa dentro e fuori dalla panchina e nel finale, quando c’è da rimontare, si fa prendere dalla frenesia con palle perse banali.
#0 Massimiliano Obljubeh n.e.
#3 Stefano Bossi n.e.
#4 Colbey Ross 7,5: gioca una partita difficile fino a metà ultimo quarto, poi mette 3 bombe una in fila all’altra scavando un solco incolmabile per la Virtus.
#8 Lodovico Deangeli n.e.
#9 Jarrod Uthoff 7,5: partita solidissima, è sempre al posto giusto nel momento giusto, non forza nulla e manda a farfalle gli avversari non stando fermo un momento, 9 rimbalzi sono un bottino ragguardevole.
#10 Michele Ruzzier 7,5: regista d’altri tempi con licenza di colpire. All’inizio mette le bombe che rompono il ghiaccio per Trieste e durante la gara dirige e smazza 8 assist, vendetta dell’ex.
#12 Luca Campogrande 6,5: non appare, ma dà sostanza, pressa e chiude gli spazi agli attacchi avversari, silente.
#13 Francesco Candussi 6,5: sbaglia qualche tiro di troppo, ma il suo evoluire fuori dai tre punti chiama fuori i lunghi avversari ed apre l’area.
#22 Markel Brown n.e.
#23 Jeff Brooks 7,5: sembra tornato il giocatore di Cantù, preciso, deciso e concreto, il vero segreto della bella stagione giuliana.
#34 Jayce Johnson 5: partita difficile, non riesce ad incidere, viene fermato dai falli e non trova spazi.
#45 Denzel Valentine 3: inizia bene la gara, mette subito 8 punti e poi si fa fischiare 2 tecnici tanto stupidi quanto inopportuni.
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