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Lecce, assessore trova in strada un assegno da 49mln di euro e lo restituisce. Storia a lieto fine a cui manca solo un grazie

Il caso è strano ma per una volta finisce per colpire una brava persona che sa far evolvere una coincidenza fortuita in una storia edificante a lieto fine. La vicenda è quella che rilanciano i siti in queste ore e che vede sulla scena un assessore comunale di Lecce della giunta di centrodestra guidata dalla Adriana Poli Bortone, Andrea Guido, con delega alle Politiche ambientali, che camminando evidentemente non a naso all’insù, ma guardando bene a dove mettere i piedi e come muovere i propri passi, ha trovato per terra un assegno circolare di 49 milioni di euro.

Lecce, assessore della giunta Poli Bortone trova per strada un assegno da 49 milioni di euro e lo restituisce

Il fortuito ritrovamento è avvenuto peraltro in una delle vie più trafficate della città, Viale Lo Re, nei pressi della sede di un corriere espresso. Una zona battuta e notoriamente affollata, dove il politico, incuriosito da quella carta in terra che sembrava una ricevuta persa da qualcuno, ha pensato bene di raccoglierla pensando di poter in qualche modo recapitarla al destinatario o all’incauto possessore. Invece, una volta raccolta dal manto stradale, con sua grande sorpresa l’assessore ha scoperto che si trattava dell’assegno circolare emesso da una banca straniera con su riportato niente di meno che l’importo di 49 milioni di euro.

Era di un imprenditore che lo aveva smarrito e che è stato contattato mentre andava carabinieri per la denuncia

Fosse quello che fosse, l’assessore leccese non ci ha pensato neppure un momento: il suo intento era quello di far recapitare al legittimo possessore quello che sembrava un banale pezzo di carta – qualunque fosse – e così si è mosso anche una volta scoperta l’entità del munifico foglietto. Così in breve, come riferisce il Tgcom24 tra gli altri sulla vicenda, «grazie ai proprietari del negozio che conoscevano chi l’aveva perso, un facoltoso imprenditore edile salentino, il proprietario è stato subito avvisato mentre si stava recando dai carabinieri per denunciarne lo smarrimento».

L’assessore che ha trovato l’assegno in strada: «Pensavo fosse uno scherzo, ma non lo era»

Tutto è bene quel che finisce bene… Eppure una piccola nota distonica in questa curiosa storia c’è: finora all’assessore non è arrivata neppure una telefonata di ringraziamento. «Ma sono felice che quei soldi resteranno in città», ha precisato Guido. Che poi, al Corriere della sera che ha rilanciato la notizia della sua bizzarra vicissitudine ha raccontato: «Pensavo fosse uno scherzo, ma non lo era. Quando ho visto tutti quegli zeri, non riuscivo a crederci, era una cifra surreale. Ho pensato di portarlo in questura, poi mi è venuto in mente di contattare il corriere per capire se conoscessero il proprietario. Era un suo cliente e lo ha subito avvisato: era già dai carabinieri per denunciare lo smarrimento dell’assegno».

Una storia a lieto fine grazie a un protagonista onesto e dotato di senso civico

Ma, prosegue l’assessore pugliese parlando con La Gazzetta del Mezzogiorno, «il mio compito è di risolvere i problemi dei cittadini. Così ho consegnato subito l’assegno al titolare dell’attività che aveva già chiamato il legittimo proprietario. L’imprenditore in questione ha passato dei momenti di grande tensione, ma poi finalmente ha riavuto il suo bene. Sicuramente questa storia è a lieto fine per l’interessato, ma anche per noi leccesi, perché abbiamo saputo che quei soldi saranno investiti in strutture ricettive sul nostro territorio. La nostra città è ancora in grado di attrarre capitali per lo sviluppo turistico. Tutti quei soldi resteranno a Lecce».

L’unico neo? Chi di dovere «non mi ha ancora chiamato per ringraziarmi»…

Lieto fine, si diceva, ma con un piccolo neo che vena di amarezza questa storia di onestà e sano comportamento civico: e a rilevarlo è lo stesso assessore che, in un inciso, osserva: «Non mi ha ancora chiamato per ringraziarmi – ha sottolineato – ma sono felice per lui, perché dormirà sonni tranquilli». Un ultimo, interrogativo retorico più che mai visto come sono fortunatamente andate le cose: ma come si fa a smarrire in strada un assegno di tale portata?. Una domanda che resterà aperta finché l’altro co-protagonista di questa incredibile vicenda resterà in silenzio…

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