World News

Caso Ramy, non ci fu tamponamento tra pattuglia e scooter: la relazione dei vigili cambia tutto

Il contatto tra il TMax guidato da Fares Bouzidi e la Giulietta del Radiomobile potrebbe essere avvenuto poco prima dell’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta: quindi a diversi metri di distanza dal punto in cui lo scooter è poi uscito di strada, sbalzando il diciannovenne egiziano Ramy Elgaml sul marciapiedi. L’ipotesi emerge dalla relazione sull’incidente della polizia locale, depositata agli atti dell’indagine per omicidio stradale coordinata dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini. Un’ipotesi che, se confermata dalla perizia dinamica e cinematica del consulente della Procura, potrebbe cambiare gli scenari: visto che non mette in diretta correlazione l’eventuale impatto con la scivolata del motorino.

Caso Ramy, la relazione dei vigili cambia la ricostruzione

C’è un contatto laterale con la pattuglia dei carabinieri all’inseguimento, una “strisciata” che lascia due tracce di vernice sullo scooter in fuga. Il tutto  sarebbe di poco precedente all’incrocio dove il 19enne Ramy Elgaml è morto lo scorso 24 novembre. La relazione tecnica conclusiva della Polizia locale, escluderebbe dunque un tamponamento – volontario o fortuito – della “gazzella” del Nucleo Radiomobile ai danni del T-Max guidato dal 22enne Fares Bouzidi: l’amico di Ramy fuggito qualche minuto prima all’alt dei militari, in corrispondenza del punto dove lo scooter scivolò sull’asfalto, finendo a schiantarsi all’esterno di un distributore di benzina.

La relazione dei vigili: “Non ci fu tamponamento”

La sequenza chiave delle immagini della telecamera comunale di via Solaroli, l’unica che riprende i momenti dell’incidente mortale, dura un paio di secondi. Nella relazione finale depositata ai pm dagli agenti della Polizia locale di Milano vi sono alcuni frame che anticipano, rispetto ai primi accertamenti, il contatto tra la vettura dei carabinieri e lo scooter. Il momento del contatto non è ripreso nei frame ma, sulla scorta dei fasci di luce e altri elementi potrebbe essere accaduto prima dell’incrocio fatale. E in un frame si nota che dopo il contatto, e prima che lo scooter svolti, vi è ancora spazio tra il mezzo a due ruote e la pattuglia dei carabinieri.  Di conseguenza i due giovani potrebbero non esser caduti nel momento in cui sono stati toccati; ma aver percorso ancora alcuni metri prima di schiantarsi contro il muretto di un benzinaio.

Nell’inchiesta -ricordiamo-  sono stati iscritti per i reati di frode processuale e depistaggio e per favoreggiamento personale due carabinieri, mentre era già stato indagato per omicidio stradale il vicebrigadiere alla guida della macchina che ha inseguito i giovani. Ora la relazione dei vigili cambia la ricostruzione.

L'articolo Caso Ramy, non ci fu tamponamento tra pattuglia e scooter: la relazione dei vigili cambia tutto sembra essere il primo su Secolo d'Italia.

Читайте на 123ru.net