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Gaza, Israele critica il Papa che ha chiesto di valutare se possa essere considerato ‘genocidio’

Il Ministro per gli Affari della Diaspora di Israele, Amichai Chikli, ha criticato Papa Francesco per aver suggerito che la comunità internazionale dovrebbe studiare se Israele stia commettendo un genocidio a Gaza.

In una lettera aperta pubblicata sul quotidiano italiano Il Foglio, Chikli ha dichiarato che le osservazioni del papa – contenute in estratti di un prossimo libro pubblicati lo scorso mese – rappresentano una “banalizzazione” del termine genocidio.

“Come popolo che ha perso sei milioni dei suoi figli e figlie nell’Olocausto, siamo particolarmente sensibili alla banalizzazione del termine ‘genocidio’ – una banalizzazione che si avvicina pericolosamente alla negazione dell’Olocausto,” ha scritto Chikli.

Il ministro, che ha concluso la lettera definendo Francesco “un caro amico del popolo ebraico,” ha chiesto al pontefice di “chiarire la sua posizione riguardo alla nuova accusa di genocidio contro lo Stato ebraico.”

Negli estratti del libro pubblicati dal quotidiano italiano La Stampa, il papa ha affermato che alcuni esperti internazionali sostengono che “ciò che sta accadendo a Gaza abbia le caratteristiche di un genocidio.”

“Dovremmo indagare attentamente per valutare se ciò rientri nella definizione tecnica [di genocidio] formulata da giuristi e organizzazioni internazionali,” ha dichiarato il papa.

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