“D’Annunzio custode del disordine”: il libro sul Vate politico all’aperitivo letterario del centro studi Le 12 Querce
Saluti di Natale nel segno del Vate per l’associazione “Le 12 Querce – Centro studi Tony e Andrea Augello”, che per l’ultimo aperitivo letterario prima delle festività ha presentato il libro di Claudio Siniscalchi D’Annunzio custode del disordine (Oaks editrice), con la prefazione di Marcello Veneziani. Sia l’autore sia Veneziani hanno preso parte all’incontro, moderato dalla vicepresidente del centro studi Francesca Notargiovanni.
“D’Annunzio custode del disordine”: il Vate politico raccontato da Siniscalchi
Il libro si concentra sulla figura del “D’Annunzio politico”, come ha spiegato Siniscalchi, storico del cinema, docente universitario, studioso della cultura anticonformista del Novecento, che a quel preciso aspetto della figura di D’Annunzio fu introdotto da Renzo De Felice, di cui è stato allievo. “D’Annunzio porta a sintesi lo spirito di due secoli”, ha sottolineato Veneziani, soffermandosi su come lo scrittore fu il primo a intuire “la potenza del pensiero di Nietzsche” e a capire che aveva in sé le caratteristiche per “un cambiamento epocale, radicale, che, è questa la novità, poteva riguardare le masse e non soltanto l’individuo isolato”. Un dibattito di notevole spessore culturale, dunque, al quale il pubblico ha risposto in modo molto partecipato, non solo in termini quantitativi, offrendo una sala piena, ma anche in termini qualitativi: in tanti hanno voluto porre domande, offrire contributi di riflessione, chiedere ulteriori approfondimenti.
Gli aperitivi letterari del centro studi “Le 12 Querce”
La presentazione di D’Annunzio custode del disordine si inserisce in un articolato programma di incontri letterari, a scadenza mensile, che spaziano dalla saggistica alla narrativa, toccando tanto titoli più “tecnici”, come War Room. Attori, strutture e processi della politica in campagna permanente del docente di Scienza Politica presso l’Università della Tuscia di Viterbo, Luigi Di Gregorio, quanto altri più vocati allo svago, come il distopico ed esilarante 1973. Rock’n’roll, nazisti e Monty Python, firmato a quattro mani dal giornalista e scrittore Pierluca Pucci Pocci e dall’antropologo e scrittore Federico Bonadonna.
Pop e cultura alta: così il centro studi porta avanti l’eredità dei fratelli Augello
Pop e cultura alta, divulgazione e approfondimento sono del resto la cifra dell’attività delle 12 Querce, che nasce con lo scopo di mantenere viva l’eredità politica e culturale dei fratelli Tony e Andrea Augello, storici dirigenti ed esponenti nelle istituzioni della destra romana, entrambi prematuramente scomparsi. A presiedere il centro studi è la seconda figlia di Andrea, Flaminia. Tra le attività del centro studi ampio spazio è dato alla convegnistica, con attività svolte, tra l’altro, sull’educazione finanziaria, sull’Intelligenza artificiale, sull’oblio oncologico, sui corretti stili di vita, sull’economia circolare, solo per citare gli esempi più recenti. Ma non mancano anche appuntamenti in cui l’aspetto ricreativo affianca in maniera più decisa quello culturale, come la visita alla mostra su Tolkien con una guida d’eccezione come Oronzo Cilli, curatore tolkeniano e membro della Tolkien Society.
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