Il museo di archeologia vive in tre “corti”, proiezione con i registi in aula del ’400
Quando scende la notte e l’Università è immersa nel silenzio, la copia dell’Afrodite Sosandra (che nell’originale bronzeo si trovava nei Propilei dell'Acropoli di Atene) si rivolge alla mummia di una giovane vissuta in Egitto nel III secolo a.C. Un divertissement, certo. Il film-maker Roberto Figazzolo ha provato a immaginarlo, girando un brevissimo video in notturna nel museo di Archeologia prima che chiudesse per restauri.
Era il 2020 e il museo sotto la cupola barocca settecentesca celebrava i suoi primi 200 anni. «L’idea mi è venuta quando la curatrice Anna Letizia Magrassi mi ha chiesto suggerimenti per partecipare alla challenge internazionale#MuseumAtNight – racconta Figazzolo – Invece di darle consigli le ho proposto di girare in una notte un brevissimo spot: statue, mummie e angeli del soffitto sembrano animarsi per poi fissare gli occhi stupiti di una visitatrice rimasta chiusa dentro il Museo. Un video senza parole, solo un po' di musica».
La proiezione
Archeo illustra la vita segreta del museo ed è uno dei tre corti che – insieme a quelli di Andrea Taccani e Filippo Ticozzi – verranno presentati sabato, alle 16.30, nell’aula del ’400 dell’Università (piazza Leonardo da Vinci) per l’evento Cinemuseo.
Verranno presentati da Dario Romano project manager di 3D Produzioni, casa di produzione televisiva di Milano specializzata in documentari di arte e cultura che dialogherà con gli autori, con ildirettore del Museo Maurizio Harari, con la curatrice del Museo Anna Letizia Magrassi Matricardi e con Matteo Liguigli, direttore di Liguigli Fine Arts Service che ha svolto ledelicate operazioni di trasloco del Museo. Il Museo di archeologia – che fa parte del sistema museale d’ateneo – rimarrà chiuso al pubblico per un paio d’anni per un importanteintervento di riqualificazione edilizia. «Eppure continuerà a vivere e a suscitare curiosità attraverso le immagini dei tre cortometraggi». diceMagrassi.
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Il secondo lavoro è stato realizzato da Filippo Ticozzi, del dipartimento di Studi Umanistici dell’Università. Le cime di Asclepio si chiede e ci chiede: “Cosa succede quando un museo archeologico si svuota e chi lo abita e lo vive – le opere d’arte – devono andare altrove? Di chi è il punto di vista che troneggia in quelle sale?. Per giorni Ticozzi ha ripreso i lavori di smantellamento, messa in sicurezza e trasferimento dei reperti. Il film è stato presentato a diversi Festival, vincendo il Festival internazionale della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea (Catania).
200 anni del Museo di Archeologia dell'Università di Pavia: 1820 - 2020 è il corto di Andrea Taccani, che lavora per il Servizio comunicazione dell’Università e ha girato il video istituzionale che illustra le collezioni del Museo di Archeologia dell'Università a 200 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1820 per volontà del primo docente di Archeologia dell'Università: PietroVittorio Aldini.—