Un bimbo di 9 anni tra le vittime di Magdeburgo. L’insegnante di tedesco: “Come Taleb ne ho visti tanti, non si integrano”
Aveva soli nove anni una delle cinque vittime dell’attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo, in Germania. Lo hanno confermato le autorità tedesche, precisando che le altre quattro persone rimaste uccise erano adulti. Resta confermato il numero di 200 feriti.
Un bimbo di 9 anni tra le cinque vittime di Magdeburgo
La città nell’Est del Paese in queste ore è diventata meta di una sorta di pellegrinaggio, con centinaia di persone che si sono riversate nella piazza principale e altrettante, tra le quali il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, che hanno assistito nella cattedrale alla funzione commemorativa destinata ai parenti delle vittime, ai soccorritori e agli invitati. Una grande folla di persone si è radunata fuori dalla chiesa per assistere alla commemorazione su un grande schermo, deponendo fiori e accendendo candele.
Gli avvertimenti arrivati dall’Arabia Saudita
Intanto, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa tedesca Dpa, il governo di Riad ha reso noto di aver allertato la Germania sul sospetto attentatore di Magdeburgo, originario dell’Arabia Saudita. Una indiscrezione al riguardo era stata pubblicata dal Wall Street Journal, che aveva parlato di quattro “avvertimenti” arrivati a Berlino dalle autorità saudite tra il novembre 2023 e lo scorso settembre sulla pericolosità di Taleb al-Abdulmohsen, sostenendo potesse rappresentare una minaccia per i diplomatici di Riad. Secondo fonti di sicurezza saudite citate dalla Dpa, la monarchia del Golfo aveva sollecitato l’espulsione dell’uomo, ma da Berlino non erano arrivati riscontri. La Germania ignorò quegli avvertimenti, stando alle fonti tedesche del Wsj, perché pensava i sauditi avessero preso di mira l’uomo per aver abbandonato l’Islam.
L’insegnante di tedesco per i medici stranieri: “Come Taleb ne ho visti tanti, non si integrano”
La figura di Taleb al-Abdulmohsen, il medico psichiatra saudita 50enne arrestato dopo l’attacco, resta ancora difficile da decifrare per gli investigatori, che hanno continuato a interrogarlo per tutta la giornata. “Ne ho visti tanti come Taleb al-Abdulmohsen e spesso erano ‘personaggi’ anche scomodi, che ti fanno fare delle domande sulle capacità della persona, ma trovano lavoro in Germania anche a causa di un sistema sanitario fragilissimo dove manca il personale sanitario. Quando si presentano in un reparto, che magari è in affanno perché non ha dottori, vengono presi, non stanno a guardare molto chi sei”. A rendere questa testimonianza di vita vissuta all’agenzia di stampa Adnkronos è stato Paolo Andreocci, direttore dell’Isd (Internationales Sprachzentrum Dialogo) di Friburgo, scuola di lingue che si è specializzata nella preparazione dei medici e degli infermieri di tutto il mondo, anche tanti italiani, che vogliono lavorare in Germania e devono superare i test linguistici.
“Ho cercato nei nostri archivi se per caso Taleb al-Abdulmohsen avesse studiato da noi, ma non è passato dalla nostra scuola. Non è uno dei nostri ex studenti”, ha chiarito Andreocci. “Vengono qui perché l’economia è forte, si sta bene, ma si aspettano di trovare con il lavoro anche l’integrazione che però – ha sottolineato – non facile e non è una equazione perfetta. Se sei solo e lavori quasi H24 rischi di sviluppare dei disturbi psicologici. Mi capita di parlare con clienti medici che dopo avere fatto tutto il percorso di preparazione agli esami di lingua tedesca e aver trovato lavoro decidono di abbandonarlo. Sono dei casi singoli, però spesso mi hanno riferito di turni devastanti intensi e rischiano di ammalarsi psicologicamente e alcuni sono tornati nel paese d’origine. È successo anche ad italiani”.
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