“Fuori di cella”: su Radio Popolare gli auguri dei detenuti alle famiglie. Che possono rispondere in diretta e arrivare dietro le sbarre
A portare il Buon Natale nelle carceri di Bollate, Rebibbia e Lodi quest’anno ci hanno pensato i volontari e “Radio Popolare” che domattina farà da “ponte” tra i detenuti e i parenti che grazie alle frequenze della storica radio milanese potranno scambiarsi gli auguri pur non vedendosi in faccia. Protagonista dell’iniziativa “Fuori di cella” sarà la parola: quella delle persone in cella, registrata nei giorni scorsi con l’autorizzazione delle direzioni; quella di mogli, figli, mamme, papà, fratelli che dalle nove alle dieci e mezza potranno telefonare in diretta allo 02.33001001 per far arrivare i loro messaggi a chi è in stato di detenzione; quella di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, presidente e coordinatrice di Antigone, ma anche conduttori a “Radio Popolare” di “Jailhouse Rock” che saranno in studio per concertare le voci di tutti.
L’idea è nata dai volontari che da quest’anno all’interno della casa circondariale di Lodi hanno ridato vita al mensile dei detenuti pubblicato all’interno del quotidiano “Il Cittadino”. A raccontare a “Il Fatto Quotidiano.it” la gestazione di quest’iniziativa è Andrea Ferrari, presidente del circolo Arci “Ghezzi” di Lodi ed ex assessore alla Cultura del Comune: “Anni fa quando pubblicavamo il giornale “Uomini Liberi” lo storico direttore del carcere Luigi Morsello ci concedeva di trascorrere, vestiti da Babbo Natale, la notte in cella con gli “ospiti” del carcere. In quelle serate ci siamo accorti della solitudine, dell’ulteriore emarginazione, della tristezza che si respira in galera in quelle ore in cui tutti sembrano essere felici, in cui tutti possono almeno abbracciarsi. Qualche anno fa avevamo fatto un primo esperimento con Radio Lodi. Ora abbiamo pensato di fare la stessa proposta a Radio Popolare estendendola ad altre realtà”.
Immediata la risposta positiva ed entusiasta della direttrice Lorenza Ghedini e di Claudio Agostoni che hanno messo a disposizione gli studi per rendere realizzabile quanto pensato da Ferrari e dagli altri. Nei giorni scorsi gli operatori della Cooperativa “Articolo 3” del carcere di Bollate e i volontari di Roma e Lodi hanno raccolto decine di messaggi dei detenuti che saranno messi in onda domattina e potranno essere ascoltati dai parenti sintonizzandosi sui 107.6 di Radio Popolare. Allo stesso tempo, in diretta, quest’ultimi potranno ricambiare gli auguri che saranno ascoltati in cella. Non solo. In questi giorni al circolo “Ghezzi” sono state raccolte decine di radioline che sono state donate agli ospiti della casa circondariale. “Ciò che facciamo – continua Ferrari – è solo un dono del nostro tempo a chi a Natale non può nemmeno abbracciare i più cari. E’ simbolico che in questo storico momento in cui si parla spesso di carceri e delle loro condizioni, la radio diventi un’occasione per costruire relazioni. Un primo passo per magari, un giorno, realizzare un’emittente dietro le sbarre che dia la possibilità a chi deve scontare la pena di avere comunque voce”.
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