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Repubblica: “Il Natale non è viola. Il solito Kean non basta”

Se quello di Bologna si poteva considerare un piccolo ma significativo campanello d’allarme, quello con l’Udinese rappresenta per la Fiorentina uno stop che trova conferma nei ritmi meno intensi del solito e in una brillantezza di gioco lontanissima dal momento d’oro della squadra di Raffaele Palladino. Come scrive La Repubblica, quello delle otto vittorie di fila, del record risalente a oltre sessant’anni fa, dell’armonia di manovra che faceva invidia anche alle big. Con questa sconfitta, la seconda di fila e la prima in assoluto al Franchi, i viola incappano in un ko che fa davvero male, pensando alla velocità con la quale tutte le altre stanno viaggiando nei piani altissimi della classifica. Un vero peccato, considerando anche l’ultima gara di fronte al proprio pubblico e l’occasione di tenere a distanza la Juventus e le altre che stanno tornando nel gruppo che conta. Come il Bologna e il Milan che sembrano aver trovato anche la giusta continuità in stagione. Un calendario che adesso si fa davvero complicato, con la trasferta di domenica sul campo della Juventus degli ex Vlahovic e Nico Gonzalez (i bianconeri hanno agganciato i viola, a quota 31 punti) e poi la prima sfida del 2025 al Franchi contro il Napoli di Antonio Conte. Sfide che definiranno ancor di più il cammino della Fiorentina, in attesa del mercato di gennaio atteso come un rifornimento prezioso e necessario lungo il cammino della squadra di Palladino. I viola partono forte, spinti dalla tifoseria. Dopo appena tre minuti il lancio di Adli in profondità per Sottil che scatta e brucia Kristensen costretto ad atterrarlo. L’arbitro Marcenaro inizialmente non assegna il rigore e ammonisce il numero sette viola per le proteste veementi. Poi però viene richiamato dal Var e indica il discetto: Kean con freddezza e lucidità spara sotto la traversa e danza la “Griddy Dance”. È la rete numero quindici in stagione (considerando anche il sigillo in Nazionale), e la numero dieci in campionato. Peccato, perché di occasioni la Fiorentina ne ha avute diverse, pur lasciando il pallino del gioco all'Udinese. Lo stesso Kean ne ha avute almeno altre due clamorose. Poi l'errore inaspettato di Ranieri, seguito dall'eurogol di Thauvin, che hanno portato la sconfitta.

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