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Flavio Cobolli: “Il 2025 sarà una nuova partenza, voglio mettere in difficoltà Sinner e Alcaraz”

Flavio Cobolli ha chiuso il 2024 da numero 32 del ranking ATP nonché il terzo migliore tra gli italiani dopo Jannik Sinner (1) e Lorenzo Musetti (17). Risultati importanti, ma che si scontrano con la continua voglia di migliorare del classe 2002 che non si pone limiti. Questa la sua intervista al Corriere dello Sport, facendo un bilancio dell’anno che sta per concludersi e quello alle porte.

Sugli obiettivi per il prossimo anno, Cobolli esordisce così: “Non fisso mai dei punti di arrivo. Il 2025 lo vivo come una nuova partenza in cui spero di confermare ciò che ho fatto di buono nell’ultimo anno. Non parlo dei risultati, ma della serietà che ho messo nel lavoro e della voglia di crescere. L’obiettivo in campo sarà provare a mettere tutti in difficoltà”

L’infortunio alla spalla ha ovviamente complicato il percorso, ma c’è ottimismo: “Sono contento di come sta andando la preparazione. Forse siamo una settimana indietro sulla tabella di marcia ideale a causa di alcune complicazioni. Il dolore non passava e i tempi si sono un po allungati, ma ho recuperato e finalmente sto bene in campo. Sto recuperando gradualmente la condizione tennistica e atletica, ma sono tranquillo perché mi basterà disputare un po’ di match. A fine 2024 stavo giocando molto bene, ma adesso dovrò migliorare alcune cose che vanno bene, soprattutto sul piano tecnico

Domanda scontata quanto obbligatoria, dove può migliorare ancora Flavio? “Il servizio ha ancora percentuali basse rispetto ai migliori, quindi devo migliorarmi. Battuta, volée e back sono i colpi con più margine di miglioramento. Cosa sto facendo nello specifico rimane un segreto professionale“.

Nessuna preparazione con Alcaraz causa infortunio alla spalla ancora da smaltire. Un dispiacere che, però, è stato obbligatorio: “Lo scorso anno l’off-season con Carlos ha rappresentato un punto di svolta per me, mi è servita molto e la rifarei ogni anno. Allenarsi con lui è speciale e sono convinto possa servirmi ancora tanto. Spero che Juan Carlos Ferrero mi richiami il prossimo anno. Quest’anno mi è dispiaciuto non andare ma, come ho detto al mio team, non riuscendo a riprendermi dalla spalla non mi sentivo bene mentalmente. Restare una settimana in più a Roma mi è servito

Ancora più dolorosa l’assenza alla settimana della Coppa Davis: Mi è dispiaciuto non aver fatto parte dei cinque di Malaga, ma come ho scritto ai ragazzi in privato sono super contento di questo successo. Per loro e anche un po’ per me, che ho fatto parte di questo traguardo giocando a Bologna. Poi, sulla Coppa non c’è scritto il mio nome, un po’ come accaduto a Berrettini nel 2023. Spero di poterla vincere un giorno facendo parte dei cinque alle Finals. Sono stato invitato da Mattarella e spero di esserci, anche se ancora non ne ho la certezza assoluta. Sicuramente è un evento bello e importante”.

Ci sono però anche diverse gioie in questo 2024: “In primis non mi aspettavo di poter arrivare così in alto così presto, anche se nel corso del 2024 ho maturato la consapevolezza di poter far parte di questo gruppo. Di partite ne ho due: la vittoria contro Shelton in semifinale a Washington, che mi ha regalato la prima finale ATP dopo settimane intense. Non ero andato all’Olimpiade, ero giù di morale, non sapevo se giocare Washington, ma il mio team mi ha spinto e ci sono andato. Peccato per la finale persa con Korda, che è diventato un mio grande amico sul tour, non come dicevano al Foro Italico. Lui è uno di quelli con cui mi scrivo di più. Poi c’è la prima vittoria in un match di Davis, un ricordo indelebile che mi ha reso orgoglioso

Il 2025 sarà ancora Sinner contro Alcaraz. “Loro due sono il presente e saranno il futuro di questo sport. Arrivare al loro livello è molto difficile per tutti, ma spero che il divario alle loro spalle si possa appiattire, in modo da metterli più in difficoltà, cosa che non ci è riuscita troppo quest’anno. Detto ciò, faccio sempre il tifo per Jannik e stimo molto Carlos, quindi sono molto contento quando fanno buoni risultati

Infine il pensiero per Bove, centrocampista della Fiorentina colpito da un malore e amico d’infanzia di Flavio: È stato uno scossone. L’ho visto in diretta e l’ho vissuto piuttosto male. Ancora oggi faccio fatica a parlarne, è una cosa che mi è rimasta dentro. Però sono felice che stia bene e che stia recuperando. Lo sento quasi ogni giorno, e sapere che migliora giorno dopo giorno mi riempie di gioia“.

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