Voghera, la casa delle mille luci fa splendere il Natale: «Avevo cominciato per far felice mia figlia»
VOGHERA. Sgargiante come sempre, anzi quest’anno più che mai. È la casa di Ionel Tugui, in via Piacenza a Voghera, quella che ogni anno, in questo periodo, augura buone feste a tutta la città con una estrosa esplosione di luci colorate. Quella che è diventata ormai una sorta di attrazione natalizia è l’abitazione di una famiglia di origini romene composta dallo stesso Ionel, dalla moglie Cristina e dalla figlia quattordicenne Annamaria, i quali prendono tutti parte allo sviluppo di un cantiere in perenne trasformazione, che ogni Natale si arricchisce di qualcosa di nuovo tra scritte benaugurali, slitte con renne e stelle comete a led.
«Quest’anno, per la verità - racconta Ionel, 41 anni, che di mestiere fa il tuttofare – sono arrivato alla fine, nel senso che non ho più spazio! Ho cominciato con qualche filo luminoso e poi, ogni Natale, ho aggiunto qualcosa: quest’anno la novità è la scritta in rumeno “La multi ani”, che significa “Auguri” installata sulla ringhiera del balcone. Il fatto che non abbia fisicamente più spazio libero non vuol dire che io abbia finito di addobbare: da adesso in poi invece di aggiungere pezzi nuovi cambieremo di volta in volta qualcosa, perché l’idea è proprio quella di rinnovare lo spirito natalizio ogni anno. E ormai è una tradizione: mia figlia mi fa i disegni di cosa vorrebbe realizzare e io li metto in pratica».
Proprio per far felice la sua bambina, infatti, Lionel ha cominciato a mettere insieme quel complesso puzzle colorato che è la facciata di casa sua nel periodo delle feste. In Romania, infatti, è uso comune decorare le abitazioni in modo simile, e sua figlia (che pure è nata qui, perché la famiglia Tugui vive in Italia da vent’anni) si chiedeva come mai nel nostro Paese gli addobbi di Natale fossero tanto sobri.
Pur di vederle brillare gli occhi, quindi, Lionel si è rimboccato le maniche e ha cominciato un lavoro certosino: le luci, infatti, lui le modella a mano, tagliando ferro e inserendo tubolari illuminati per fare stelle, angeli, alberi, persino la Madonna e un Babbo Natale con tanto di renne. Impossibile dire quanti metri di luci colorate abbia impiegato per realizzare la sua opera: «Francamente- dice – non mi sono mai messo a contarli. Però sono davvero davvero tanti».
Serena Simula