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“Niente pranzo, sto lontano dai farmaci e dal mercato della salute. Più del 50% dei tumori è evitabile”: la ricetta della longevità del prof. Silvio Garattini

Le occasioni per parlare di lui non mancano: oltre al recente riconoscimento ricevuto a Roma, nel solo 2024 il novantacinquenne fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri ha ricevuto il premio Italiani Controvento, per il contributo alla ricerca oncologica, e il premio Omaggio a una grande vita in occasione della 1a edizione del Milan Longevity Summit. E ogni volta ha colto l’occasione per spiegare le radici della sua longevità, basata su alcuni solidi capisaldi: pochi farmaci, pasti frugali, tanto movimento e abbondante nutrimento per lo spirito. Parliamo del professor Silvio Garattini: “I medici non dovrebbero prescrivere solo farmaci, ma anche buone abitudini: camminare almeno 3 chilometri al giorno, calare di tot chili. E dovrebbero essere giudicati sulla base dei risultati di salute dei propri pazienti: quanti hanno smesso di fumare, quanti non sono più obesi”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata a marzo al Corriere della Sera e rilanciata nei giorni scorsi dal quotidiano.

Pochi farmaci
Quando gli viene chiesto cosa fa per stare in salute, lui non esita: sta lontano dai farmaci, se ne prendono troppi. “Con il tempo e con gli straordinari progressi della medicina, la cultura si è orientata prevalentemente verso la cura delle malattie e l’assistenza ai malati, sviluppando diagnosi, terapie e riabilitazione. Ciò ha portato alla nascita di un grande mercato: il mercato della salute”, si legge sul suo libro Prevenzione è rivoluzione (Il Mulino 2023). “Non è logico spendere risorse umane ed economiche per curare malattie che sono in definitiva evitabili. Di fatto più del 50 per cento delle malattie croniche, come diabete tipo 2, insufficienza cardiaca, polmonare e renale, ictus e infarto cardiaco, può essere prevenuto; più del 50 per cento dei tumori è evitabile”. Non dover assumere farmaci vuol dire anche non gravare sul sistema sanitario: ma per poterselo permettere bisogna fare prevenzione, cioè lavorare sulle proprie abitudini di vita.

Correggere lo stile di vita
“Tutti lo diciamo e lo ripetiamo: senza salute non c’è vita piena, poi invece ci comportiamo come se la salute non richiedesse attenzione e comportamenti razionali”, denuncia Garattini nel suo libro. Fra i comportamenti irrazionali ci sono appunto le abitudini errate di vita, che se modificate potrebbero aiutarci a vivere a lungo e in salute. Prendiamo per esempio il fumo: secondo i dati resi noti a maggio dall’Istituto Superiore della Sanità, in Italia fuma il 24% degli adulti tra 18 e 69 anni, percentuale che sale però al 30% tra gli under 18. Eppure, la scienza non è leggera quando parla dei pericoli di questo vizio: si comincia presto con rughe, dita gialle e alito cattivo; si prosegue con tosse e difficoltà respiratorie, e si può arrivare a cardiopatie anche gravi e a vari tipi di tumori. Non è esattamente un modo per ridurre i farmaci e per allungarsi la vita in salute… Senza considerare i danni derivati dal fumo passivo e dai mozziconi rilasciati nell’ambiente. Quanto all’abuso di alcol, basti ricordare che secondo l’OMS è all’origine di 200 problemi di salute. Nella sua intervista al Corriere il prof. Garattini raccomanda di “fare attività fisica, dormire almeno 7 ore, avere relazioni pubbliche. Al Mario Negri abbiamo condotto uno studio su 2 mila 80enni, seguiti per 15 anni. Ha avuto più rischi di problemi cognitivi chi ha mantenuto pochi rapporti sociali. Vanno coltivati anche dopo la pensione”. Idem per i gli interessi culturali: tra i suoi ci sono conferenze, cinema e teatro.

E la dieta?
Quella dello scienziato è famosa per la sua frugalità: in più occasioni, Garattini ha raccontato di saltare spesso il pranzo e di restare leggero a colazione e a cena. Nel periodo festivo non sembrerebbe la cosa più gradita da sentire, anche se un pizzico di garattiniana sobrietà non guasterebbe. Ma in realtà lui non suggerisce a tutti di emularlo fino a questo punto, pur raccomandando la moderazione: consiglia piuttosto di seguire una dieta variata, sullo stile di quella mediterranea, incentrata su vegetali, carboidrati complessi e pesce, povera di grassi e di carne. Del resto, la scienza non fa altro che elogiare la dieta mediterranea, capace di abbassare il rischio di malattie croniche come quelle cardiovascolari, il diabete e i tumori (le patologie evitabili di cui parla Garattini), oltre che di controllare il peso corporeo con il contributo dell’attività fisica.

Mai mollare
Il prof. Garattini ci insegna anche che è essenziale avere uno scopo nella propria vita, e di non rinunciarvi. “Bisogna riuscire a raggiungere un equilibrio con il tempo, e l’equilibrio risulta nel fatto di sapere che ogni giorno può terminare la vita e quindi essere coscienti del fatto che domattina posso non esserci più”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi a Eurocomunicazione TV. “Al tempo stesso se ci sono devo continuare a fare quello che facevo prima, e devo continuare a farlo con maggiore entusiasmo perché inevitabilmente il tempo per fare le cose diminuisce”. Ecco: con la prevenzione, l’entusiasmo è forse il miglior proposito che si possa fare per il 2025. Anche se non c’è la certezza assoluta di una lunga vita in salute, vale la pena provarci, visto il suo esempio.

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