San Giorgio, dalla Regione ok statalizzazione e materna a tempo pieno
SAN GIORGIO CANAVESE. Dopo un lungo e travagliato iter burocratico, la scuola materna Carlo Botta di san Giorgio ha ufficialmente ottenuto la statalizzazione. Lo scorso 16 dicembre, la Regione ha approvato l’inserimento dell’asilo nel nuovo piano di programmazione e dimensionamento scolastico.
Dal prossimo anno scolastico, l’istituto ospiterà una sezione a tempo pieno, garantendo continuità educativa sul territorio. L’iter era stato avviato diciotto mesi fa dal Comune, a seguito del bilancio in perdita dell’ente morale che, fino a quel momento, gestiva l’asilo. La decisione definitiva di cessare l’attività è stata presa dall’assemblea dei soci lo scorso agosto, con l’obiettivo di consentire una transizione senza interruzioni. La chiusura dell’ente morale, infatti, è prevista per l’anno scolastico 2024-2025, lasciando il tempo necessario per completare il processo di statalizzazione, già approvato dall’istituto comprensivo di San Giorgio.
«Le difficoltà e gli imprevisti non sono mancati - ha dichiarato il sindaco Marco Baudino -. I paesi come il nostro sono strutture complesse, basate su equilibri delicati. Perdere un servizio fondamentale come l’asilo avrebbe innescato una reazione a catena, portando alla progressiva perdita di altri servizi essenziali per la comunità. Abbiamo lavorato con impegno e costanza per più di un anno e siamo felici di festeggiare questo importante traguardo. La continuità scolastica sul nostro territorio, che parte dal nido fino alla scuola secondaria di primo grado, è ora garantita, un fatto non scontato in un contesto di costante decrescita demografica che affligge molte realtà italiane».
Fondato nel 1846, l’asilo Carlo Botta ha rappresentato per quasi due secoli un pilastro della comunità sangiorgese. Ispirato a una visione cristiana della vita, lo statuto originario dell’ente caritatevole poneva l’accento sull’educazione e il sostegno collettivo. Tuttavia, il declino demografico e l’aumento dei costi hanno messo in crisi il modello gestionale dell’asilo.
Il sindaco Baudino ha ricordato i numeri che hanno decretato la fine dell’ente morale: «All’inizio del Novecento, quando San Giorgio contava oltre 4.000 abitanti, l’asilo accoglieva centinaia di bambini. Oggi, con il calo degli iscritti, l’aumento dei costi per il riscaldamento e il personale, e spese annuali come la mensa (18.700 euro) e il personale (76.000 euro), era inevitabile arrivare a questa decisione».
Per attenuare il disavanzo economico, l’ente morale aveva adottato misure straordinarie, tra cui la vendita di un immobile e il prepensionamento di un dipendente, riducendo il deficit a 20.710 euro. Questo importo è stato coperto grazie al supporto del Comune e della parrocchia, garantendo il servizio scolastico fino alla statalizzazione.
La transizione verso la gestione statale rappresenta un nuovo inizio per la scuola materna Carlo Botta.