Il sondaggio. Botti di fine anno per maggioranza e governo: FdI si conferma partito della Nazione
Fine d’anno positiva per governo e maggioranza, che anche nell’ultimo sondaggio vedono confermato il consenso di cui godono tra gli italiani. I quali, con le loro risposte, mettono a tacere per l’ennesima volta le sirene dell’opposizione: la rilevazione di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera è stata svolta tra il 18 e il 20 dicembre, esattamente nei giorni dell’approvazione della manovra alla Camera, al centro di tante critiche feroci da parte della minoranza. I numeri dicono che, di nuovo, allarmi e propaganda avversa non hanno attaccato: FdI si conferma di gran lunga primo partito; bene anche FI, Lega e Noi moderati. Il Pd rimane secondo, stabile a oltre cinque punti dal partito del premier.
Il sondaggio di Pagnoncelli partito per partito
Nel dettaglio FdI è al 27,6%; la Lega all’8,6%, Forza Italia all’8,1% , Noi Moderati all’1%. Il Pd resta fermo 5,1% punti sotto FdI, al 22,5%, il M5S si attesta a 13,3%, Avs al 6%, +Europa al 2,3%, Italia Viva e Azione entrambi al 2%. Rilevato anche Sud chiama Nord di Cateno De Luca, che ottiene l’1%. Tutti i partiti registrano variazioni minime, comprese tra -0,1% e +0,3, si tratta dunque di un quadro sostanzialmente stabile rispetto al sondaggio precedente.
Il gradimento di governo e premier
Bene anche il gradimento di governo e premier: quello dell’esecutivo è al 41%, quello di Giorgia Meloni al 42%. All’insediamento erano rispettivamente al 54% e al 58%, ma si tratta di una flessione fisiologica a questo punto del mandato, che è inferiore a quella subita dai governi precedenti, tanto che Pagnoncelli, nell’articolo che accompagna il sondaggio, scrive che «l’erosione dell’apprezzamento, pur mantenendosi, si contrae e fa dire che tutto sommato il governo attuale è uno di quelli che, nei tempi recenti, esprime le performance migliori. Questo, lo abbiamo detto, anche grazie a un riconosciuto posizionamento internazionale».
L’elettorato trasversale: FdI si conferma partito della Nazione
L’indagine si sofferma poi sui profili sociodemografici degli elettori dei rispettivi partiti, che consentono una lettura più completa dei numeri. Ciò che emerge è che FdI si conferma partito della nazione non solo per le percentuali, ma anche per la capacità di rappresentanza: come sottolinea anche Pagnoncelli, «conferma di avere un elettorato piuttosto trasversale». Si va dalle partite Iva (il 30%) agli “operai e affini” (il 28,6%), fino ai pensionati (il 29,7%). Alta anche la percentuale tra gli imprenditori (al 27,8%), le casalinghe (28,3%) e gli insegnanti (27,3%). Anche i disoccupati ripongono una buona fiducia nel governo (il 24,5%), mentre l’unico tasto dolente sono gli studenti (16,4%). Interessante notare come queste siano le uniche due categorie in cui altri partiti superano FdI: gli studenti preferiscono il Pd (26,3%), i disoccupati il M5s (31,4%). Un dato che paradossalmente rafforza i dati positivi delle altre categorie, confermando due target centrati dal partito e dal governo che guida: concretezza e lotta assistenzialismo. Anche per quanto riguarda la condizione economica del proprio FdI si conferma trasversale, con il più alto tasso di consenso nel ceto medio (30,2%).
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