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Ivrea, pulsante rotto nell’ascensore della stazione: «Io, disabile, non posso accedere da solo»

IVREA. «Mi sono trovato impossibilitato a raggiungere il binario in autonomia». Un pulsante. È questa la barriera architettonica che ha dovuto affrontare Ivan Doretto, consigliere dell’associazione Sclerosi multipla canavesana (Smc). Perché anche il tasto che aziona un ascensore può trasformarsi in un ostacolo insuperabile, che mette una persona disabile davanti ai suoi limiti. Soprattutto se quel pulsante è rotto da mesi e non permette a chiunque abbia condizioni di mobilità ridotta di accedere, senza chiedere aiuto, alla passerella ferroviaria, utile sia per chi deve prendere un treno al binario 2, sia per chi deve accedere alla zona del Movicentro, del Bennet e al quartiere Dora Baltea.

Riavvolgendo il nastro, Doretto ha tentato di prendere il treno Ivrea-Torino Porta Nuova delle ore 14.25 fermo sul secondo binario alla vigilia di Natale, il 24 dicembre. Memore dei problemi in cui spesso incorre quell’ascensore, ha chiamato il personale dell’assistenza di Rfi, sincerandosi che fosse presente al momento del suo arrivo.

«Mi avevano assicurato che era funzionante - spiega Doretto -, ma una volta salito sopra ho notato che il pulsante per accedere al piano superiore era rotto. Così ho chiesto all’assistenza al piano superiore di chiamare l’ascensore. Chi, però, non deve prendere il treno, non può farlo. Mia suocera di 86 anni, che deve raggiungere il supermercato, ha rinunciato».

Quello stesso ascensore, nei primi giorni di dicembre, si era bloccato con una donna disabile al suo interno. La pulsantiera risulta rotta da alcuni mesi, il tasto in passato era stato sostituito, ma poi si è di nuovo rotto. Come l’elevatore gemello, che sale dal Movicentro, è di gestione comunale.

«Purtroppo - spiega l’assessore alle Manutenzioni Massimo Fresc -, si tratta dell’ascensore che ha subito più vandalismi, è stato preso di mira. Abbiamo fatto segnalazioni da tempo dagli uffici alla ditta che si occupa delle riparazioni, ma siamo ancora in attesa, così come per il secondo ascensore dell’ospedale, quello più vecchio».

Nel caso dell’ospedale c’è un ascensore funzionante in grado di arrivare in piazza della Credenza, dopo le riparazioni delle scorse settimane. Nel caso di corso Nigra, invece, non c’è alcuna alternativa. Sono tuttavia entrambi ascensori importanti per raggiungere servizi fondamentali della città, come l’ospedale e la stazione. Per questo, almeno nel primo caso, la città si sta interrogando sulle possibili alternative.

«Presto - spiega ancora Fresc - faremo delle riunioni con il sindaco e con l’ufficio tecnico per valutare possibile alternative e soluzioni nuove. Resta sul piatto la possibilità di rescindere i contratti con le ditte delle manutenzioni, che comunque sono in scadenza 2025. Inoltre per quanto riguarda l’ospedale vogliamo valutare la possibilità di inserire un servizio di navetta quando entrambi gli ascensori si fermano».

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