World News

Basta botti di Capodanno, l’appello delle associazioni canavesane: «Tenete gli animali al sicuro»

IVREA. I volontari canavesani passano il primo giorno di ogni anno a rincorrere animali in fuga dai botti di Capodanno. «La piccola Cloe, da poco accolta nel nostro gattile – spiega Silvia Faggian di EporediAnimali –, è profondamente traumatizzata. L’abbandono l’ha resa estremamente timorosa e i rumori la terrorizzano. I botti di Capodanno saranno per lei un’esperienza terribile». Così quest’anno le associazioni del territorio hanno deciso di riunirsi per un appello preventivo. Da EporediAnimali (gattile di Ivrea) alle Vibrisse (gattile di Rivarolo), dall’Anello di Re Salomone (rifugio di Piverone) fino alla Lega nazionale per la difesa del cane (canile di Caluso). Pur restando fermo l’appello a non sparare rivolto ai cittadini, vista l’impossibilità di far applicare un’ordinanza anti-botti come è stato dimostrato negli scorsi anni, le associazioni si rivolgono quest’anno anche ai possessori di animali. «Invitiamo tutti i cittadini possessori di cani e gatti a metterli in sicurezza preventivamente, senza aspettare che inizino i botti – spiega Luciano Sardino del canile di Caluso –. Tenendoli possibilmente in casa (alzando ad esempio il volume della TV per “coprire” il rumore dei botti) o mettendoli in un locale dal quale non possono scappare». Daniela Felletti, volontaria di Caluso e Chivasso, area felina, ha cinque suggerimenti: «Il primo è creare un ambiente sicuro – spiega – lontano dalle finestre e dai rumori esterni. Poi c’è l’isolamento acustico: tieni le finestre chiuse e abbassa le tapparelle per attutire il rumore. Importante è anche non lasciare l’animale da solo: la tua presenza è rassicurante, mantenendo un atteggiamento calmo e positivo. C’è anche la possibilità di utilizzare diffusori di feromoni o integratori naturali che possono aiutare a calmare l’animale.  Infine, se l’animale è particolarmente spaventato, bisogna assicurarsi che abbia un microchip e, se possibile, una targhetta identificativa. In caso di fuga, sarà più facile ritrovarlo».

Chi spara, comunque, deve sapere che può causare danni ad animali domestici e selvatici. «Quelli più anziani o cardiopatici potrebbero morire di infarto – spiega Mary Actis Grosso, guardia zoofila –. Ogni anno si contano numerosi dispersi e morti investiti». «A differenza degli animali domestici – aggiunge Faggian – che, in alcuni casi, possono trovare un relativo riparo nelle case, gli animali selvatici sono completamente esposti e vulnerabili». Conclude l’associazione Le Vibrisse, di Rivarolo Canavese: «La notte di San Silvestro spegni il petardo e accendi il cervello. Troverai sicuramente un modo più divertente per festeggiare il nuovo anno! »

Читайте на 123ru.net