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C’è l’ok al ponte degli ospedali sulla tangenziale di Pavia

PAVIA. Al termine dei lavori di manutenzione e consolidamento, la società Milano-Serravalle, concessionaria della tangenziale Ovest di Pavia, ha consegnato al Comune il verbale di collaudo del ponte sulla tangenziale stessa mai aperto al traffico, quello che collega l’area del Dea - San Matteo con quella di Maugeri e Mondino. Al Mezzabarba ora spetterà la realizzazione di alcune opere a supporto dell’attraversamento. L’inaugurazione del nuovo ponte, insomma, non sarà a brevissimo termine, ma considerato che è atteso dal 1994 qualche mese non farà la differenza.

La viabilità

L’apertura al traffico del ponte consentirebbe di mettere in contatto il parcheggio del policlinico San Matteo con quello della fondazione Maugeri e del Mondino. Un anello che consentirebbe di razionalizzare la circolazione automobilistica nella zona della cittadella sanitaria.

La viabilità, al momento, è stata modificata solo intorno alla sede dello Cnao, il Centro nazionale di adroterapia oncologica, peraltro in corso di ampliamento. Qui è stato introdotto un senso unico che non consente più di raggiungere il pronto soccorso da viale Taramelli, in quanto strada Campeggi è diventata a senso unico in uscita. Quindi sia gli utenti che i mezzi di soccorso devono raggiungere una piccola rotatoria e imboccare la nuova strada dedicata alla memoria di Erminio Borloni, fondatore del Cnao. Una strada che corre parallela alla tangenziale. Proprio su di essa, in senso perpendicolare, potrebbe andare a immettersi il tracciato proveniente dal cavalcavia. Dopo il collaudo statico, il Comune, anche d’intesa con Milano Serravalle, effettuerà ulteriori lavori, come ad esempio la realizzazione delle rampe di accesso. Lo scorso mese di aprile, l’allora assessore ai Lavori pubblici, Antonio Bobbio Pallavicini, dichiarò: «Abbiamo in ballo due lotti di lavori collegati all’intervento della Milano-Serravalle, partiranno a cascata una volta concluso il cantiere per l’impalcato, e verranno messi a gara». «Il primo riguarda i bracci di collegamento del ponte, mentre il secondo riguarda la rotonda provvisoria che conduce al policlinico. Con Milano-Serravalle abbiamo concordato anche interventi che riguardano l’allargamento della rotonda che c’è in zona Mondino, finanziati dal Comune».

I tempi

Difficile, al momento, formulare previsioni attendibili sulla data che vedrà l’apertura al traffico del ponte. Di certo ci sta lavorando l’assessorato ai Lavori pubblici guidato da Alice Moggi.

Rispetto al taglio del nastro della tangenziale Ovest, avvenuto nel 1994, il collegamento non è mai entrato in funzione. I motivi furono burocratici: per realizzare una rampa di accesso alla tangenziale, infatti, sarebbe stato necessario procedere all’esproprio di alcuni terreni. La trattativa andò per le lunghe e alla fine, essendo ormai stato realizzato interamente il tracciato della tangenziale Ovest con tutti i suoi svincoli, si decise di aprire rinunciando a questo collegamento.

Adesso il ponte potrebbe rivelarsi decisamente più strategico che nel recente passato. L’eventuale recupero dell’area ex Necchi - al netto delle traversie giudiziarie che stanno riguardando l’amministratore delegato della società Supernova - avrà come obbiettivo quello di “ricucire” due parti della città separate dalla linea ferroviaria per Milano. Il futuro quartiere Supernova, strappato al degrado di decenni, sarà messo in collegamento con quella parte di Pavia che viene identificata come la “cittadella sanitaria” ma che in prospettiva avrà un forte valore anche sotto il profilo della ricerca. È evidente l’importanza di dotare tutta questa area allargata di infrastrutture idonee ed efficienti.

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