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Pio V, gli alpini e il pugile Burruni: tris di sculture firmate De Paoli

Tre opere che verranno inaugurate nel nuovo anno, e che rappresentano compiutamente la versatilità artistica dello scultore pavese Antonio De Paoli. Si passa dall'arte religiosa, all'omaggio per un campione dello sport, sino al riconoscimento del coraggio del corpo degli Alpini. «Un trio monumentale destinato a tre località diverse in Italia, con un significato e un valore molto importante», spiega De Paoli.

In merito alla statua dedicata a papa Pio V, è stata ufficializzata la data di inaugurazione e il luogo in cui verrà collocata: «L'inaugurazione avverrà il prossimo 31 maggio, all'interno di un'area verde nei pressi dell'ospedale di Alessandria, in una via che sarà intitolata a papa Pio V. Il pontefice, il cui nome all'anagrafe era Antonio Ghislieri, fondatore dell'omonimo collegio pavese, nacque a Bosco Marengo, un centro dell'alessandrino, nel 1504. Il gruppo scultoreo in bronzo verrà posizionato su un basamento in marmo rosa di Portogallo».

Nella sua intensa produzione scultorea, De Paoli si è inoltre dedicato al tema sportivo, già trattato in passato con un'opera per il pugile vogherese d'adozione Giovanni Parisi, attraverso la realizzazione della statua dedicata a Salvatore Burruni, pugile sardo che vinse il titolo mondiale dei pesi mosca nel 1965: «In questo caso, la posa della statua di bronzo a grandezza naturale di "Tore" Burruni avverrà ad aprile, su un blocco di marmo locale, sul lungomare di Alghero, città d'origine del campione di pugilato. In questa opera, ho voluto mettere in evidenza il gesto e la forza agonistica di “Tore” Burruni al momento di attaccare sul ring».

La terza opera di De Paoli prossima ad essere inaugurata nel nuovo anno, racchiude il suo profondo significato nel titolo All'ultimo istante, che contiene un accorato omaggio al gruppo delle Penne Nere: «Questa opera mi è stata commissionata dal gruppo Alpini di Gessate, una località nel milanese – spiega lo scultore pavese- ho voluto raffigurare l'alpino intento a calarsi sulle rovine di un edificio colpito da un terremoto in un'operazione di soccorso, ricreando una voragine provocata dal sisma, proprio per dare l'idea della drammaticità del momento. Attraverso questa statua, voglio rimarcare lo spirito coraggioso e le opere di soccorso che svolgono da sempre gli alpini, nei luoghi colpiti dalle calamità naturali come i terremoti. La tonalità della statua volgerà sul colore verde, in seguito all'ossidazione. Ho voluto ritrarre l'alpino nella divisa storica della Prima Guerra Mondiale, per identificare questo corpo, che è sempre in prima linea nelle missioni di soccorso».

L'opera dedicata agli alpini verrà posizionata di fronte alla chiesetta degli Alpini di Gessate nei prossimi mesi. A breve, dopo gli ultimi dettagli burocratici, si conoscerà la data. L'artista pavese ha poi in programma ulteriori progetti per il nuovo anno, che a breve diventeranno realtà.

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