Il 2024 granata in 6 foto, luglio/agosto: via Bellanova, la goccia che fa traboccare il vaso
Il 2024 è al termine, e come da tradizione l'ultimo giorno dell'anno si ripercorre quanto fatto negli ultimi 12 mesi, prima di aprire un nuovo capitolo e nuovi obiettivi. In questo articolo riviviamo i momenti salienti dei mesi di luglio e agosto del 2024 granata. Come temi cardine, naturalmente, il mercato e l'inizio del campionato, tra acquisti e contestazioni. Il mercato granata si apre nel peggiore dei modi: il Toro perde il difensore più forte e l'uomo simbolo. Come era prevedibile e ormai già noto, Alessandro Buongiorno passa al Napoli di Conte. In casa granata iniziano le rassicurazioni, il sostituto del capitano è già in casa: Schuurs rientra nei primi di agosto...facile analizzarlo ora col senno di poi. Nel frattempo i granata si muovono anche sul mercato, e al ritiro di Pinzolo arriva dal Las Palmas Saul Coco, in grado di giocare in tutte le posizioni della difesa, ma non acquistato con l'idea di sostituire Buongiorno, posizione in cui tanto già c'è l'olandese. Tutto fatto per Ilic allo Zenit, 25 milioni nelle casse del Torino che si uniscono ai 40 di Buongiorno da spendere per rifondare la difesa, gli esterni e l'attacco. Trattativa in chiusura, ma qualcosa va storto: Ivan Ilic la sera del 18 luglio si presenta in hotel a Pinzolo dai suoi compagni, e da quasi ceduto diventa di fatto un nuovo acquisto del Toro di Vanoli, che fa la conoscenza del serbo proprio quella sera. Col senno di poi, questo è proprio il momento che ha segnato la cessione di Bellanova. Prosegue il mercato in entrata dei granata, che il 23 luglio acquistano a parametro zero Ché Adams. Lo scozzese ha da poco terminato il proprio percorso al Southampton, concluso con una stagione da 16 gol che ha permesso ai Saints di conquistare la promozione in Premier League. L'attaccante è da subito acclamato da tutti i tifosi: sembra esattamente il profilo di cui il Toro aveva tanto bisogno da un po' di tempo per riuscire ad avere effettivamente una fase offensiva concreta e segnare più dei 36 gol del campionato precedente. Certo, l'obiettivo era averlo in coppia con Zapata, ma non è stato possibile. Altro obiettivo di mercato sin dall'inizio è l'esterno sinistro: il Torino corteggia Robin Gosens per tanto tempo, ma l'allora giocatore dell'Union Berlino non si convince e rimanda troppo la decisione. I granata decidono quindi di cambiare obiettivo, e il 17 di agosto acquistano ufficialmente Borna Sosa, esterno sinistro messo fuori rosa dall'Ajax. Il croato arriva anche lui acclamato dal pubblico, che vede arrivare finalmente un esterno di piede mancino, e si convince che non sarà più necessario adattare Lazaro a sinistra. Operazione flash dell'Atalanta che in pochi giorni si interessa, fa l'offerta e acquista Raoul Bellanova per una cifra intorno ai 22 milioni di euro più 3 di bonus. Un fulmine a ciel sereno che colpisce la tifoseria granata, a maggior ragione dopo quanto detto dal dt Davide Vagnati poco più di un mese prima: "Posso dire con grande serenità che Raoul è giusto rimanga a Torino perché abbiamo ambizione di fare una squadra di un certo livello". Operazione folle del Torino che a pochi giorni dalla chiusura del mercato (il 22 agosto) perde uno dei giocatori che hanno performato meglio nella stagione precedente e lo sostituisce con Marcus Pedersen. L'ex esterno del retrocesso Sassuolo arriva con un'operazione lampo per una cifra totale inferiore ai 5 milioni di euro. La tifoseria non prende bene la cessione di Bellanova: la Maratona organizza un corteo prima di Torino-Atalanta come protesta contro la presidenza di Urbano Cairo, e i tifosi che aderiscono sono molti (se ne contano migliaia). Alcuni considerano la cessione di Bellanova come la goccia che ha fatto traboccare il vaso, già ricolmo di anni di malcontento. Il corteo del 25 agosto è l'inizio di una contestazione intensa, a livello di volumi e veemenza, che ancora oggi non si è fermata, e non ha intenzione di farlo. A non aver preso bene la cessione dell'esterno destro è anche il tecnico granata Paolo Vanoli, che nella conferenza stampa pre Torino-Atalanta commenta così: "Non ho voluto spiegazioni. Non sono uno che va a cercare spiegazioni sulle dinamiche che succedono, perché quando una società vende un giocatore a mia insaputa è anche inutile cercare spiegazioni. Tutte le spiegazioni sono giustificazioni. Non sono abituato a piangermi addosso e a cercare giustificazioni. Non sono d'accordo su questa vendita". Questo il commento del patron del Torino alla contestazione: "Grande amarezza per la contestazione SFT!". Altri cambi in difesa. Dellavalle va in Serie B, passa al Modena in prestito per trovare minutaggio e crescere, con l'obiettivo di tornare l'anno successivo e diventare un punto fermo della difesa granata: "Non è un addio". Sempre per il terzetto difensivo arrivano due colpi in entrata per il Toro: Guillermo Maripan, dal Monaco, e Sebastian Walukiewicz, dall'Empoli. Completata dunque la difesa del Toro, ma rimane il rammarico di non essere riusciti a sostituire Rodriguez, lasciando di fatto Masina da solo come braccetto di sinistra, unico mancino, e, col senno di poi, non aver trovato un vero sostituto di Buongiorno, dal momento che ad oggi si sta ancora aspettando il rientro di Perr Schuurs. Se il mercato non convince, e i tifosi sono infervorati nella contestazione, chi mette tutti d'accordo è Paolo Vanoli, che comincia il campionato col botto. Il Toro in 3 partite colleziona 7 punti: 1 con il Milan (e c'è più di qualche cosa da rimpiangere), 3 con l'Atalanta e 3 con il Venezia. Inizio da sogno per il Torino che dopo 3 giornate si trova in testa alla classifica. E c'è da aggiungere che a portare il Toro in alto sono stati anche i nuovi acquisti, con Coco che segna il gol vittoria contro il Venezia e Adams già autore di un gol e un assist e protagonista dell'attacco granata.