Sottil in forma, Beltran centrale, Colpani “tattico”: Gudmundsson ora è un dilemma
Tra i meno brillanti nell'importante pareggio in casa della Juventus che ha chiuso il 2024 della Fiorentina dobbiamo a malincuore annoverare Albert Gudmundsson. L'islandese, la cui prima parte di stagione è stata frustrata da problemi fisici - quello che si è portato dietro dal Genoa prima, quello che ha accusato a Lecce poi - e di natura privata, finora ha mostrato solo a sprazzi le sue enormi qualità, e adesso appare in difficoltà dal punto di vista della condizione e dell'inserimento nei meccanismi di gioco di Palladino. Vediamo in questo articolo il confronto con i suoi concorrenti nella trequarti gigliata, ovvero Beltran, Sottil e Colpani. Ormai abbiamo capito che Lucas Beltran non è un centravanti, ma del centravanti ha la capacità di sfruttare ogni minima occasione che gli capita. In questo caso non sotto porta, ma sulla lavagna tattica della Fiorentina. La zolla del numero 10, da metà ottobre in poi, è spesso stata del 9 argentino, che ha interpretato il ruolo con sagacia e molti assist buoni per Kean; tant'è che, quando Gudmundsson è tornato a disposizione, Palladino ha provato a farli coesistere con risultati non così soddisfacenti a Bologna. Eccoli confrontati da Sofascore. Spazio dunque a sinistra a Riccardo Sottil, unico interprete di ruolo sull'ala. Con il figlio d'arte al suo posto, e uno stato di forma che è tornato quello della primavera culminato col gol al Brugge in semifinale di Conference League, il ballottaggio è tornato proprio tra Beltran e Gudmundsson al centro. Contro l'Udinese è partito Beltran, contro la Juve invece Gudmundsson. Quel che è auspicabile è che, fino a quando non arriverà Folorunsho, sia Sottil a occupare il versante sinistro dell'attacco, arato fino a lasciare segni rosso fuoco nella heatmap di Sofascore. Se da Gudmundsson ci aspetteremmo qualcosa in più, da Andrea Colpani, esclusa la doppietta di Lecce, aspettiamo direttamente... qualcosa. Infatti in città c'è chi si chiede se non sia proprio il Flaco, pupillo di Palladino fin dai tempi del Monza, a dover fare spazio a Gudmundsson. Tuttavia, come possiamo vedere nella tabella realizzata in collaborazione con Sofascore, le attitudini (che gli inglesi chiamano con l'azzeccatissimo termine "workrate", "mole di lavoro") dei due giocatori sono totalmente diverse. Colpani aiuta spesso e si alterna con Dodò, tanto che forse il grande rendimento del brasiliano è un po' anche merito della collaborazione del numero 23 di San Zeno. Gudmundsson, invece, è un giocatore esclusivamente offensivo, che ha dato il suo meglio da seconda punta in un attacco a due, nei due anni di Gilardino al Genoa. La domanda, allora, è: dove lo mettiamo Gudmundsson? Qui, però, ci dobbiamo fermare. La risposta, infatti, spetta a Palladino. E a voi lettori, se vorrete fornire la vostra personale visione su questo tema.