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L’Italia si aggrappa a Sofia Goggia nel gigante di Kranjska Gora. Lara Colturi seconda, domina Hector

Sara Hector ipoteca la vittoria nel gigante di Kranjska Gora già dopo la prima manche. Una prestazione fenomenale quella della svedese, che ha inflitto distacchi abissali a tutte le avversarie. Hector ha interpretato al meglio un tracciato complicato, con una neve particolarmente ghiacciata, facendo la differenza dal primo all’ultimo tratto. Tutto perfetto per la svedese, unica a trovare il grip giusto sul terreno, soprattutto nella prima parte dove ha saputo costruire il suo dominio.

Inizia malissimo, invece, il 2025 di Federica Brignone, alla seconda uscita stagionale su quattro giganti disputati (la precedente a Killington). La valdostana aveva già accusato sette decimi di ritardo al primo intermedio e, dopo un dosso, ha perso leggermente il contatto con il terreno, scivolando poi dopo su una curva verso destra. Uno zero pesantissimo per la classifica di specialità e soprattutto per quella generale.

Se la lotta per la vittoria sembra già chiusa, è aperta invece quella per il podio. Ottima la prima manche di Lara Colturi, anche se la rappresentante dell’Albania paga oltre un secondo di ritardo da Hector (+1.13). Colturi può andare a caccia del suo primo podio della carriera in gigante in Coppa del Mondo. Terza posizione per la norvegese Thea Louise Stjernesund (+1.19) davanti alla neozelandese Alice Robinson (+1.47).

Solamente quinta la svizzera Lara Gut-Behrami e con addirittura un ritardo di 1.72 dalla vetta. Tanti gli inserimenti con pettorali più alti, partendo dal sesto posto dell’americana Nina O’Brien con il 20 (+1.77). Molto brave anche la padrona di casa Neja Dvornik, partita con il 25, e la norvegese Kajsa Vickhoff Lie, protagonista di solito nella velocità, che con il 31 è settima a pari merito con la slovena (+1.88). Completano la Top-10 l’americana AJ Hurt (+1.91) e la svizzera Wendy Holdener (+1.93), lei con il pettorale 27.

Buon rientro in gigante, almeno per la prima manche, per Sofia Goggia. La bergamasca ha concluso al dodicesimo posto a 2.09 ed ha la possibilità di centrare una Top-10 che sarebbe molto importante per la fiducia e anche per la classifica generale. Goggia è piaciuta per l’atteggiamento e anche per alcuni passaggi tecnici in pista, nonostante qualche ovvia sbavatura dopo un anno di assenza dal gigante.

Durissima la lotta per qualificarsi alla seconda manche, con altre quattro azzurre che sono riuscite a centrare l’obiettivo. Lara Della Mea è diciannovesima (+2.80), ventiduesima Asja Zenere (+3.02), ventiseiesima Roberta Melesi (+3.21) e trentesima Ilaria Ghisalberti (+3.46). Giorgia Collomb, con il pettorale 62, sfiora l’accesso tra le trenta, concludendo proprio al trentunesimo posto (+3.58). Trentatreesima Elisa Platino (+3.65), mentre continuano i problemi per Marta Bassino, che addirittura ha concluso al 42° posto a 3.94.

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