Medico di famiglia per un giorno, poi i Nas gli chiudono l’attività: “Lei non ha la laurea”
CASTEGGIO. Il 2 gennaio ha aperto lo studio a Vizzolo Pedrabissi, nel Milanese, dove doveva sostituire il medico di base andato in pensione, ma a fine turno i carabinieri dei Nas lo hanno costretto a chiudere l’ambulatorio, sostenendo che non fosse abilitato a svolgere la professione medica. In pratica, «mancavano i requisiti».
Il sedicente dottore, Luca Nascimbene, 26enne di Casteggio, sostiene di aver studiato Medicina in Irlanda, ma di questa laurea non sembra esserci la copia originale. Proprio questa mancanza sarebbe all’origine del provvedimento dei Nas.
«Ho firmato una autocertificazione – avrebbe detto il 26enne ai Nas –, in attesa del riconoscimento da parte del ministero della Salute della mia laurea conseguita all’estero».
Alla sindaca di Vizzolo Predabissi, Luisa Salvatori, è stato spiegato che il blocco dell'attività sarebbe stato disposto «per mancanza di requisiti, mentre sarebbero in corso ulteriori accertamenti».
Durante il suo primo giorno di lavoro, dopo aver preso possesso dell'ambulatorio, l'uomo ha visitato alcuni pazienti che lo avevano scelto a seguito del pensionamento del loro medico di base. Dopo l'intervento dei Nas, risulta che a Nascimbene sia stato bloccato anche l'accesso ai dati del Sistema sanitario nazionale oltre che ritirati i ricettari. Interpellata dalla sindaca, l'Asst di Melegnano e della Martesana ha risposto che i titoli presentati dal casteggiano per ottenere l'incarico erano stati autocertificati, come da procedura vigente.