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Vincenzo Schettini e “La fisica che ci piace”: ecco il prof influencer al teatro Fraschini

PAVIA. «Lo show, già all’apertura del sipario, sarà cinematografico, da pelle d’oca». Vincenzo Schettini, il prof influencer che insegna fisica sui social (oltre 700mila follower solo su You Tube) e in tv, spoilera giusto il necessario per incuriosire il pubblico del suo spettacolo, in calendario mercoledì 8 gennaio al teatro Fraschini di Pavia.

Il tour La fisica che ci piace ripartirà, dopo la pausa di Natale, proprio da lì (ore 21, ancora posti disponibili su Vivaticket e Ticketone).

Fisico, musicista (è diplomato in violino al conservatorio e dirige un coro gospel), autore di bestseller, si è innamorato della scienza da bambino nella “sala computer” del padre che lavorava in Olivetti. Schettini – pugliese nato a Como 47 anni fa – è una star del Web: approdato nel 2015 su You Tube ha poi conquistato tutte le altre piattaforme.

Come sta andando il tour nei teatri?

«Benissimo. Siamo alla seconda edizione. Ho dedicato il mese di dicembre al coro gospel che dirigo, ma ora riparto. Solo a gennaio 16 date quasi tutte sold out. Davvero incredibile».

Mica tanto, visto che è stato nominato personaggio rivelazione dell’anno ai Tv Talk Awards.

«Non me l’aspettavo, ma mi fa molto piacere. Il mio show è per metà didattica e per metà spettacolo. Per una volta non sale sul palco il solito cantante rap ma un prof. E’ una soddisfazione».

Davvero la fisica richiede “un fisico bestiale” (è il titolo di un suo libro, ndr)?

«Fatta a livello universitario più che un fisico serve una mente bestiale. La fisica è una materia affascinante, bellissima che ti spiega le cose che accadono. Io provo a renderla più accessibile».

Un concetto in un minuto e mezzo. Mica facile.

«E’ la sfida della comunicazione moderna e anche il suo limite: essere efficaci in pochi secondi. Tutto dipende da quanto è chiaro il concetto nella testa di chi deve trasmetterlo».

Va ancora in classe?

«Certo. Da 4 anni faccio part-time, lunedì e martedì. Non voglio lasciare la scuola, essere dentro è un privilegio, puoi vedere pregi e difetti».

Che problemi ha la scuola?

«Sento dire che la lezione frontale non funziona più. Non è vero. La differenza si fa cambiando il modo di comunicare. Uno studente è a suo agio se anche chi insegna lo è. Se il prof riesce a divertirsi e ad essere efficace, a trovare una sua dimensione, anche lo studente si pone in maniera diversa. Capitano anche a me giornate in cui non funziono, magari sono stanco, non sto bene. E’ la vita».

E infatti nei suoi format non si parla solo di fisica. Entrano sentimenti, amore, paure.

«Il mio bisogno di raccontare la parte motivazionale è iniziato presto. Molti mi chiedevano un metodo per studiare, consigli, aiuto. Così, 5 anni fa, ho pensato di fare una nuova rubrica, il video del venerdì. E gli sconfinamenti sulla vita hanno fatto parte anche del programma su Rai 2 La fisica dell’amore, una brillante intuizione della brava autrice Annalisa Montaldo».

Ai giovani raccomanda: “lavorate su voi stessi, non mollate”. Lo dice per esperienza personale?

«Si, anche se non ho sofferto in gioventù, però ho avuto esperienze forti. Nelle cose della vita comunque non ho mai mollato, grazie anche ai miei genitori. Bisogna essere capaci di spronare i figli a non mollare al primo fallimento. I ragazzi oggi cercano punti di riferimento che spesso non trovano. Vedo genitori protettivi, anche giustamente, e preoccupati per queste nuove generazioni».

Mostrarsi vulnerabili, dice lei, non è un difetto.

«La vulnerabilità, quando è mostrata, fa capire agli altri che non siamo supereroi. E allora fa apprezzare la sincerità, lascia intendere un bisogno di aiuto. E apre canali di comunicazione con chi sta intorno». Ps. a fine show Schettini scende dal palco e incontra gli spettatori. —

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