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Castellamonte, anno da record Sono nate 34 nuove attività

CASTELLAMONTE. Residenti in crescita e record di nuove attività commerciali aperte. La città della ceramica ha cambiato marcia e si dimostra un centro vivace, propositivo ed accogliente, grazie anche ad una notevole politica dell’inclusione. E se per i dati definitivi legati alla popolazione, dal saldo nati e morti, nuovi residenti e cittadini emigrati altrove bisogna aspettare che gli uffici preposto forniscano i dati ufficiali e definitivi, per quelli legati al commercio si può già parlare di trend estremamente positivo.

da padre in figlio

34 nuove aperture (lo scorso anno erano state 10 di meno) a fronte di 13 chiusure, di cui soltanto 4, però, sono reali in quanto si è trattato di cambi di gestione, ad esempio, da genitori a figli, piuttosto che di subentri o subingressi. È stato quindi davvero un anno da incorniciare il 2024 che ci siamo appena lasciati alle spalle dal punto di vista commerciale all’ombra dell’arco di Pomodoro. Partendo dal brand della ceramica, peculiarità che grazie all’operazione di immagine alla quale sta lavorando con convinzione e dedizione ormai da tempo l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Mazza, che fa sempre di più conoscere Castellamonte anche oltre i confini nazionali grazie ad importanti partnership che spaziano dalla Romania al Marocco alla Cina, si assiste a tutto un rifiorire del tessuto economico e sociale della capitale piemontese della lavorazione della terra rossa.

le parole del sindaco

«I dati sono molto confortanti, le nuove aperture hanno interessato praticamente tutte le tipologie commerciali- afferma il primo cittadino castellamontese-. C’è fermento in città e siamo molto soddisfatti. Prendendo come elemento volano il brand della ceramica, segno distintivo di Castellamonte, abbiamo fatto un lavoro di squadra come amministrazione che sta dando i suoi frutti anche nel settore del commercio. Le nuove attività sono spalmate sul centro cittadino, ma qualcosa si è insediato anche nelle frazioni. Un ulteriore segnale incoraggiante, l’apertura di un’attività commerciale, infatti, rappresenta un presidio sul territorio e contribuisce a mantenere vive le frazioni e ad evitare il rischio spopolamento, aspetto che costituisce uno degli impegni che ci siamo presi nei confronti dei nostri concittadini. In proposito, un ringraziamento doveroso va rivolto anche alle associazioni presenti nelle frazioni che con il loro rappresentare un punto di riferimento, di aggregazione ed il loro impegno nell’organizzazione di varie manifestazioni contribuiscono fattivamente al raggiungimento dell’obiettivo comune di mantenere vive, appunto, le borgate e le aree periferiche di Castellamonte».

il crutinn

Una delle ultime attività ad aver aperto i battenti a ridosso delle festività natalizie, è stata nella centralissima via Educ quella del ristorante “Crutinn”, dove si possono trovare miasse, ovvero sfoglie di farina di mais cotte su fuoco a legna da farcire a piacimento, accompagnate da birre, vini e sidri. Trova spazio nei locali in passato occupati da Pat record,il celebre negozio di dischi e articoli musicali che era gestito da Patrizia Addis, oggi assessore al Bilancio castellamontese e mamma del titolare del Crutinn, Luca Madonna. In precedenza, tali spazi avevano ospitato le Ronchette, sartoria gestita da tre sorelle che occupava molti degli stabili fino alla Conceria alta Italia(Cai) dove oggi sorge il centro commerciale Bennet.

Un’impresa di un certo spessore per la prima metà del ‘900.

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