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Il mondo capovolto

E chi la dimentica, una Supercoppa così? I milanisti stamattina in ufficio e a scuola non parlano d’altro, guardano Instagram, si raccontano come hanno visto la partita. Per nuovi racconti, questi sono quattro dietro le quinte della notte di Riad e della settimana più magica degli ultimi due anni di Milan. Ibrahimovic nel discorso della vittoria alla squadra ha detto: “E per fortuna che Conceiçao aveva la febbre, altrimenti chissà quanti televisori avrebbe rotto”. Sì, ma che cosa è successo? Quando? Il plasma saudita è caduto sul campo all’intervallo della partita contro la Juventus: Sergio, disgustato per la prestazione del primo tempo della squadra, ci ha messo un po’ di energia. Aveva la febbre ma, con una manata, ha colpito il televisore in spogliatoio. E addio video… L’esigenza forte, con un allenatore arrivato una settimana prima della finale, era di usare un minuto possibile, ogni spazio a disposizione. Conceiçao, che già di suo è maniacale, un po’ alla Conte, la sera della vigilia ha portato tutta la squadra in sala video. Niente film in camera, niente partite a carte, niente PlayStation. Il Milan dalle 21.30 per circa un’ora ha guardato il film di Lautaro, le scene migliori di Barella e Calhanoglu, qualche inedito su Bastoni. In campo gli errori non sono mancati e i due gol lo dimostrano, però il Milan era preparato e soprattutto mentalizzato: non è mai uscito dalla partita, anche sullo 0-2. Non ci sono prove ma l’impressione è che a questa squadra un allenatore così faccia bene. Nelle vecchie foto dei Milan vincenti, si ricordano Baresi e Tassotti arrivare a Milano in aereo con la coppa in mano. Scene di altri tempi. Davide Calabria ha voluto rinnovare la tradizione. Sul volo di ritorno, la squadra ha dormito, perché la stanchezza era tanta, ma Davide si è fatto fotografare con la sua compagna di seggiolino: pesa 7,5 kg ed è di un argento che risplende. A Malpensa, il capitano del Milan è uscito con la coppa in mano. Anche per lui, questa non è la stagione più facile della vita, ma qui funziona come con le vacanze: una settimana così ti rimette al mondo.

Fonte Gazzetta dello Sport

Adios Zorro! Hasta nunca más!

Il derby perfetto. Il derby perfetto per ogni tifoso milanista che si rispetti. Chi non vorrebbe vincere all’ultimo minuto in rimonta sotto di due gol? E’ un derby da impazzire, un derby che è già storia per come si è sviluppato, per come si è arrivati all’appuntamento; dai ragazzi, il mondo si è capovolto e per fortuna, aggiungerei. Delle quattro squadre giunte a questo torneo, eravamo quella meno accreditata, quella che aveva meno speranze; da una parte perché il cammino in campionato è stato deludente e dall’altro perché il tecnico precedente è stato mandato via quando ormai l’aereo per l’Arabia rullava sulla pista.

La partita è stata epica e nessuno avanzi l’ipotesi della fortuna o di accadimenti casuali, il trionfo è strameritato sotto ogni punto di vista. Semmai la vittoria contro la Juve ha aspetti più casuali, non faccio alcuna fatica ad ammetterlo. D’incanto i giocatori più forti sono rinati lo stesso giorno e nello stesso momento, come degli eserciti che convergono vittoriosi verso lo stesso obiettivo. D’incanto sono sparite le paure, le fobie, le mollezze e gli atteggiamenti strafottenti. In un sol colpo il Milan si è ritrovato, i giocatori di talento si sono svegliati e hanno messo le proprie grazie calcistiche a disposizione del gruppo.

L’incanto ha un nome e cognome: Sergio Conceicao! L’impatto del tecnico sulla squadra è stato devastante, non ricordo nulla di simile in così poco tempo. Questo è arrivato, è salito sull’aereo e in pochi giorni ha steso Juve e Inter (rivali storiche) e portato a casa un torneo. Non ha importanza il peso del torneo se lo si guarda pensando a come eravamo ridotti; non conta nulla se consideriamo come si è comportata questa squadra da agosto ad oggi. Conceicao è indubbiamente un upgrade senza paragoni rispetto al suo connazionale, una piaga della panchina. Ho volutamente riportato l’articolo della Gazzetta proprio per mettere in evidenza il concetto di entusiasmo, carica, determinazione e attributi del nuovo tecnico che ha ribaltato (per dirla alla Borghese) il risultato in due partite consecutive.

Che Fonseca fosse inadeguato lo abbiamo detto fin da subito, io da “subitissimo” visto che vivo la realtà romana. Un tecnico asceta, filosofo, tendente alle visioni miste ad allucinazioni. Si riempiva la bocca di scemenze tattiche che spacciava per calcio, senza la benché minima considerazione del parco giocatori. Fonseca è stato mandato allo sbaraglio senza la protezione della società, con giocatori strafottenti, maleducati e poco professionali.  Questo ha determinato lo sfascio fino alla partenza per l’Arabia. Questo per dire cosa? Che ha pagato giustamente Fonseca, anche se è stato allontanato nella maniera più cafona possibile; ma le colpe vere risiedono altrove.

Lopetegui era inadeguato e il West Ham lo sta per cacciare, Fonseca cacciato, dove starebbe la scienza di chi fa mercato? Chiunque sa che tra Fonseca e Conceicao ci sono 4 categorie, ma le motivazioni risiedono altrove, forse Fonseca era più malleabile in sede di mercato e oggi, spalle al muro e con la merda sotto le occhiaie, si corre ai ripari! Se hai Conceicao libero perchè prendi Fonseca? Ce lo spiegate? Certo, servirebbe qualcuno che facesse domande, ma chi? C’è qualche normodotato  in grado di mettere insieme soggetto, predicato e complemento e fare domande al riguardo? Rispondo io: NO!

Addirittura Conceicao ha resuscitato Fonzie che dalla porta del retro adesso è passato alla tv…, miracoli della vittoria… Adesso parla, adesso torna la spocchia, dopo che per mesi è sparito. Eppure uno dei sostenitori di Fonseca era proprio lui, l’errore è suo se siamo arrivati a dicembre per cacciare Zorro…, la colpa è sua per averlo voluto insieme a quell’altro scienziato di Moncada. Ma adesso passerà che è lui l’artefice della rinascita anche grazie ai vari mandolinari che sono riemersi dalle tenebre del pianto, del dolore e dello stridore di denti. Perfino l’esperto di editoria sportiva nei giusti toni, asciugandosi i lacrimoni, ha detto che Fonseca è stata una scelta sbagliata!

AHAHAHAHAHAHAHA

Al solito, prima chi osava criticare Fonseca non remava nella stessa direzione, anzi, una volta approdato a terra andava ad avvelenare i pozzi e via discorrendo, con il solito inutile sacrario di accuse false. Film già visto, solito salto della quaglia, solita virata fino a piegare il metallo del velivolo. Il fatto è che dopo l’outing di Ibrahim Al Letiziah, l’Imam della Mortazza, siete tutti ufficialmente screditati. La vostra parola vale zero. Caro Sergio, è meglio che oltre al carattere, alla determinazione e al coraggio, tu dia anche un gioco a questa squadra, magari tumulando ER, Morata e altri scarponi. Lo dico per te, prima che scendano altri lacrimoni e si pianga per un altro allenatore: hai 6 mesi.

Gianclint

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