«Intelligenze», la Milanesiana al Borromeo con Daoud (da remoto), Caminito e Laura Morante
La Milanesiana, il festival ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, fa di nuovo tappa al Borromeo. Tre serate, da lunedì 16 a mercoledì 18 giugno, ricche di spunti e con protagonisti di assoluto rilievo. “Intelligenze”, nelle sue declinazioni, è il tema dell’edizione 2025, la ventiseiesima.
Il programma
Si comincia lunedì con “Intelligenze/1”, che vedrà il prologo affidato al linguista e neuroscienziato Andrea Moro: poi le letture di tre grandi della letteratura contemporanea: lo scrittore algerino Kamel Daoud, vincitore del Premio Goncourt 2024, in videocollegamento; Giulia Caminito, Premio Campiello 2021; la scrittrice e giornalista britannica; in chiusura il concerto “Unlimited” di Enrico Pieranunzi Trio, tra i più importanti compositori e jazzisti italiani. Daoud non sarà in presenza per evitare il rischio dell’arresto e dell’estradizione in Algeria, dove è ricercato dopo l’uscita del suo romanzo “Urì”.
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Martedì 17 (sempre alle 21), l’intelligenza emotiva e relazionale sarà protagonista con il racconto di Irène Némirovsky, “Il Ballo”, portato in scena da Laura Morante ed Eugenia Costantini, accompagnamento al pianoforte di Antonello d’Onofrio: lo spettacolo, da un’idea di Elena Marazzita, è prodotto da AidaStudio Produzioni.
La trilogia pavese si concluderà mercoledì 18 (stessa ora), con “Intelligenze /2”, dialogo letterario dal respiro internazionale con Peter Cameron, Patrick McGrath, Bernard Minier e Roberta Scorranese che discuteranno di letteratura, creatività e complessità del pensiero; a seguire, il concerto della pianista Gile Bae, preceduto da un’introduzione musicale del direttore artistico Francesco Micheli. Le tre serate sono a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria al linkhttps://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-milanesiana-intelligenze1-1344455345129.
«Siamo felici del ritorno di un evento culturale atteso e apprezzato dall’intera città – sottolinea il rettore del Borromeo, Alberto Lolli, che introdurrà le tre serate pavesi – il tema scelto per l’ edizione 2025 è quello dell’intelligenza, tema affine al nostro collegio, che non riguarda solo l’Intelligenza artificiale, ma anche il modo di accostarsi al mondo. In un contesto pedagogico come il nostro, che declina attraverso il suo motto, “Humilitas”, il proprio approccio alla vita, l’intelligenza non è da intendere come affermazione di sé. Deve essere umile, mai arrogante. Questo è fondamentale per accostarsi in modo etico e umano all’Ia che non deve sostituire l’uomo, ma sostenerlo ed essere al servizio dell’umanità, senza comprometterne la dignità».
La Milanesiana 2025, partita da Crotone, si concluderà a fine luglio a Livigno e Bormio, dopo aver toccato 20 città in un viaggio simbolico e reale nell’Italia della cultura. È organizzata da Fondazione Elisabetta Sgarbi e Imarts Internatiaonal Music and Arts, con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica.
Il filo conduttore del 2025 suggerito da Massimo Cacciari
È “Intelligenza” il filo conduttore della Milanesiana 2025, il festival di “Letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport, fumetto, giunto alla 26esima edizione. «Una parola dal significato ampio, anima del mondo e virtù da coltivare», sottolineano gli organizzatori. Il tema è stato suggerito a Elisabetta Sgarbi dal filosofo Massimo Cacciari.
Hadley Freeman è una scrittrice e giornalista nata a New York. Vive a Londra, dove lavora per «The Sunday Times». Nel 2023 Rizzoli ha pubblicato il suo I fratelli Glass. Giulia Caminito è nata nel 1988 e vive a Roma. Il suo primo romanzo La grande ha vinto il Premio Bagutta Opera Prima, il Premio Berto e il Premio Brancati Giovani; L'acqua del lago non è mai dolce è vincitore Premio Campiello 2021 e finalista Premio Strega 2021. I suoi libri sono tradotti in oltre venti paesi. Enrico Pieranunzi:musicista tra i più versatili della scena musicale europea, in cui jazz e classica convivono fin dall’inizio uno a fianco all’altra. Troviamo così nella sua ricca discografia (più di 80 cd) collaborazioni prestigiose con luminari del jazz come Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden, Marc Johnson e Joey Baron, ma anche un disco in duo con Bruno Canino (Americas) e lavori incentrati su Scarlatti, Bach, Haendel, Martinu, Gershwin. È l’unico musicista italiano ad aver suonato e registrato più volte a suo nome nello storico “Village Vanguard” di New York e, tra i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua attività musicale, vanno ricordati il Django d’Or francese (1997) come “miglior musicista europeo”, l’Echo Award 2014 in Germania come “Best International Piano Player” e il premio "Una vita per il jazz” assegnatogli nello stesso anno dalla rivista Musica Jazz. Andrea Moro è docente di Linguistica generale alla Normale di Pisa e alla Scuola Iuss di Pavia; studia il rapporto tra la struttura delle lingue umane e il cervello. Dottore di ricerca all’Università di Padova, diplomato all’Università di Ginevra, è stato varie volte visiting scientist al Mit, che ha iniziato a frequentare come studente Fulbright dalla fine degli anni Ottanta, e alla Harvard University. ha pubblicato libri divulgativi tradotti in diverse lingue, tra i quali I segreti delle parole (2022) con Noam Chomsky. Gile Bae, nata nel 1994 a Rotterdam, ha debuttato a soli cinque anni come solista in Corea del Sud; ha ottenuto primi premi in numerosi concorsi internazional e suonato in concerto per la famiglia reale olandese e nel 2013 per Aung San Suu Kyi all'Alma Mater Studiorum di Bologna.
16 giugno
Saluti del rettore Lolli e prologo di Andrea Moro. Kamel Daoud in video collegamento leggerà un testo inedito e dialogherà col pubblico. Poi Giulia Caminito (insignita nel 2021 del Premio Campiello) e la giornalista e saggista britannica Hadley Freeman. In chiusura di serata l’intervento musicale dell’Enrico Pieranunzi Trio.
17 giugno
Laura Morante ed Eugenia Costantini portano in scena “Il Ballo” di Irène Namirovsky da un’idea di Elena Marazzita con Antonello D’Onofrio al pianoforte
18 giugno
Serata “Intelligenze/2” dialogo letterario dal respiro internazionale con Peter Cameron Patrick McGrath Bernard Minier e Roberta Scorranese A seguire il concerto della pianista Gile Bae introdotto dal direttore artistico Francesco Micheli.