Casper Ruud: “La mia battuta sull’erba è stata fraintesa”
Casper Ruud torna su una delle dichiarazioni più discusse della sua carriera, quella battuta sull’erba che nel 2022 aveva fatto storcere il naso a più di un appassionato. Secondo il norvegese, però, tutto nacque da un equivoco: “Il mio commento fu frainteso, parlavo solo del mio livello sull’erba”.
La battuta sul golf che divise i tifosi
In vista di Wimbledon 2022, reduce dalla sua prima finale Slam al Roland Garros, a Ruud era stato chiesto come avrebbe preparato il terzo Major della stagione. Il norvegese aveva risposto ironizzando che si sarebbe allenato giocando a golf, scherzando sul fatto di sentirsi più a suo agio su un campo da golf che su un prato da tennis. Una frase che alcuni trovarono divertente, mentre altri la percepirono come una mancanza di rispetto verso la tradizione erbivora del tennis.
Il chiarimento a Londra durante l’UTS
Nel weekend appena trascorso, Ruud è tornato nella capitale britannica per disputare l’evento UTS, giocato però su cemento. Intercettato dal Tennis Weekly Podcast, il 26enne è stato provocato con una domanda: avrebbe comunque partecipato se il torneo si fosse giocato sull’erba?
La risposta è stata netta:
«Penso di sì, perché no? Il mio commento sull’erba è stato un po’ frainteso. Mi riferivo al mio livello sull’erba, che non è molto alto. Spero di migliorare in futuro. È comunque una superficie divertente, storica, come la terra battuta. A Wimbledon non rimango mai a lungo, ma magari un anno le cose cambieranno», ha spiegato l’ex numero 2 del mondo.
I numeri non mentono: l’erba è il tallone d’Achille di Ruud
Il chiarimento del norvegese trova conferma anche nei risultati: l’erba è la superficie sulla quale Ruud ha ottenuto meno successi in carriera. Il numero 12 del ranking ATP ha infatti un record complessivo di 6 vittorie e 8 sconfitte, senza aver mai chiuso una stagione positiva su questa superficie.
A Wimbledon, il Major simbolo del tennis sull’erba, Ruud non è mai riuscito a superare il terzo turno:
- eliminato al debutto nel 2019 e 2021,
- uscito al secondo turno nelle ultime tre edizioni.
Obiettivo: migliorare
Pur riconoscendo i propri limiti attuali, Ruud non si considera un detrattore dell’erba, anzi: ammira la tradizione e spera di invertire la tendenza nei prossimi anni.
Il messaggio è chiaro: nessuna polemica, solo un’autocritica ironica che – a distanza di tempo – molti avevano interpretato nel modo sbagliato.
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