Lucrezia Paulis: “La determinazione compensa l’inesperienza. Imparo da Fiamingo e Santuccio”
Lucrezia Paulis è stata l’ospite dell’ultima puntata di OA Focus, speciale scherma. La schermitrice nativa di Roma, medaglia di bronzo nella gara a squadre di spada agli Europei di Genova, si è raccontata a 360° con particolare attenzione agli obiettivi futuri della sua giovane carriera.
L’atleta classe 2003 inizia con un rapido bilancio della sua annata: “Direi che chiudo questo 2025 come un anno molto soddisfacente. Sono molto contenta di quanto fatto”.
Lucrezia Paulis racconta i suoi primi passi in questo sport: “Ho iniziato molto presto all’età di 6 anni circa. Sono di Ariccia, una delle mie sorelle più grandi faceva pattinaggio artistico e l’ho accompagnata. Ho visto che si allenavano per la scherma e me ne sono innamorata. Mi sono subito accorta che la prendevo seriamente e non come un gioco. Non pensavo troppo al futuro ma mi impegnavo subito moltissimo. Volevo migliorare e per me era qualcosa di importante. Lo capivo. Diciamo che la scherma l’ho voluta fortemente. Ovviamente ho dovuto fare delle rinunce, ma era la mia priorità e non ho mai avuto paura di affrontarla così”.
La schermitrice classe 2003 spiega la sua motivazione: “Penso solo a fare il meglio giorno per giorno. Mi voglio allenare tantissimo, sono giovane e ho ancora molto da apprendere. Ogni volta in palestra voglio imparare il massimo dalle più esperte. Cerco di carpire ognuno dei dettagli sui quali mi devo soffermare maggiormente. Avevo i miei miti nella scherma e ora mi ritrovo ad allenarmi con loro tutti i giorni. Ovviamente da Fiamingo e Santuccio cerco di rubare il più possibile”.
Nomi che hanno fatto la storia recente della spada italiana: “Rossella era il mio idolo sin da quando ero piccola. Da Cadetta mi ero qualificata ai Campionati Italiani e le ho chiesto l’autografo. Ora mi alleno con loro ed è una grande crescita per me. Prendo tanto spunto da loro. Superarle? Chissà un domani. Mai dire mai. Di sicuro per me sono un esempio e non voglio certo volare troppo in alto”.
Come si sta sviluppando la spada in questa era recente? “Sicuramente è molto stimolante. La spada si è diffusa tantissimo in maniera veloce, ora non ci sono assalti facili, sono tutti ostici e vanno presi con la giusta attenzione. Uno sprone a dare ancora di più senza mai sottovalutare nessuna avversaria. La scherma sta cambiando e bisogna adeguarsi”.
Lucrezia Paulis analizza quelli che, a suo parere, sono i dettagli più importanti di questo sport: “Sicuramente è una scherma molto più fisica, è importante questo aspetto assieme a quello mentale. Tutto è importante. Tecnica e gestione mentale sono alla pari a livello di importanza. Dal mio punto di vista ci sto lavorando molto ribadendo che ogni assalto non è semplice, per cui bisogna essere sempre al massimo della concentrazione”.
Il bilancio del 2025? “Sono solo da pochissimo a livello internazionale, ho chiuso la mia terza stagione e devo imparare tantissimo. Gareggiare con tanta determinazione mi aiuta a compensare l’esperienza che non ho. Quest’anno non avevo aspettative particolari, volevo solo concentrarmi gara dopo gara. Risultati? Sicuramente la prima Coppa del Mondo a Doha mi ha regalato una grande emozione, ma la seconda a Barcellona penso che sia stata ancor più bella, l’ho vissuta meglio nonostante abbia affrontato avversarie più difficili. Chiudere sul podio con Rossella per me è stata una emozione incredibile. Io voglio solo rimanere concentrata sul lavoro giornaliero e crescere”.
Gli obiettivi per il nuovo anno? “Nel 2026 semplicemente voglio fare al meglio tutte le gare. Sarà una stagione lunga a livello nazionale e internazionale. In poche parole la costanza sarà l’obiettivo principale”.
Quali sono le rivali che più vorrebbe affrontare? “Diciamo che non ho mai avuto l’onore di tirare contro Kong, invece l’ho fatto più volte contro Song la coreana numero uno al mondo”.