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Elena Carraro: “Da piccola caddi facendo gli ostacoli, ma fu uno stimolo. Focus sugli Europei 2026”

Elena Carraro è stata l’ospite dell’ultima puntata di Sprint Zone, in onda sul canale Youtube di OA Sport. L’ostacolista bresciana si è racconta a 360° tra presente, passato e futuro. L’atleta classe 2001, che il 3 gennaio spegnerà le 25 candeline, detiene un record personale di 12.79 nei 100 metri ostacoli, mentre sui 60 è sul tempo di 8.17.

L’atleta delle Fiamme Gialle ha iniziato il suo racconto dalla partecipazione ai Mondiali di Tokyo: “Per me è stata la prima esperienza, per cui ha assunto un sapore particolare. Non mi aspettavo di fare segnare il mio primato personale proprio in quella occasione. Nella semifinale ho messo a segno un 12.79 davvero eccellente. La trasferta nipponica è stata meravigliosa. Appena conclusa mi sono dedicata al ruolo di turista con la mia famiglia. Abbiamo girato diverse città perché non capita spesso di essere in Giappone”.

La lombarda prosegue nella sua analisi:Far segnare quel crono nella gara più importante dell’anno è stato un bel segnale anche se non ho potuto centrare l’accesso alla finale. Ho concluso un 2025 con alti e bassi. Ho vissuto una stagione lunga e intensa. Sono stata abbastanza costante. Ho iniziato bene e tutto questo mi ha dato una mano, dato che è risultato fondamentale per il mio percorso”. 

Le difficoltà in questo anno non sono mancate, come conferma la nostra portacolori:Nel mese di giugno, per esempio, ho avuto un periodo un po’ complicato per colpa di un problema al tendine. Dopodiché, fortunatamente, si è sistemato e ho anche messo a segno il mio personale. Davvero un risultato importante. In Giappone? Era la prima volta che gareggiavo così lontano da casa. Ho dovuto affrontare il fuso orario e non è stato facile. Ad ogni modo ho gestito bene quella situazione, anche a livello di ansia. Penso che sia fondamentale lavorare su questo aspetto. Ci tengo molto e penso di avere fatto passi in avanti importanti”. 

Elena Carraro, negli ultimi tempi, ha anche cambiato la guida tecnica: “Da un anno e mezzo ho deciso di cambiare allenatore. Non è stato facile deciderlo ma è stato importante. Ovviamente c’è voluto un po’ di tempo di assestamento, ma ora le cose vanno bene. Mi sono trasferita da Brescia ad Albenga. Il clima è ottimo e ho tutte le condizioni per fare bene. Siamo gestite nel migliore dei modi con Madonia. La preparazione? Direi che sta andando in maniera regolare. Stiamo lavorando sulla prima parte di gara, soprattutto. Penso che quella sia il mio punto debole. Ora lavoreremo sull’indoor per migliorare, anche se quello non sarà il focus dell’anno”.

“Stiamo lavorando sulla parte iniziale della gara – conferma Carraro – Anche se non sono alta non sono facilitata a livello di esplosività. Devo migliorare anche nell’accelerazione. Lavoriamo sullo scatto dal blocco, sulla forza e sulla velocità. I dettagli su cui ci focalizziamo”. 

Gli inizi della bresciana sono stati particolari:Ho iniziato alle scuole medie a fare atletica e, come spesso capita, facevo un po’ di tutto. Dalla velocità al salto in lungo poi ostacoli. Non avevo paura di affrontarli e mi piacevano, ero abbastanza coordinata. Un aneddoto particolare? Dopo poco che avevo iniziato con gli ostacoli, ero caduta. Al ché mi hanno detto ‘vedrai che non li farai più’. Quelle parole le ho vissute come uno stimolo e non li ho più lasciati”. 

Gli obiettivi di Elena Carraro?Nel 2026 ovviamente gli Europei di Birmingham. Tutto sarà focalizzato su quello. Le gare saranno indirizzate verso quel percorso. Non ho cambiato molto a livello di allenamento. Ci stiamo sempre più conoscendo e proseguiamo come successo l’anno scorso. Il mio sogno? Ovviamente le Olimpiadi di Los Angeles 2028. Il Mondiale è una cosa, ma i Giochi sono un’altra storia”.

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