World News in Italian

Porto Nuovo di Trieste, al via la gara per l’ex Ferriera di Servola

Porto Nuovo di Trieste, al via la gara per l’ex Ferriera di Servola

L’Authority dà il via al più rilevante dei progetti con fondi Pnrr: 180 milioni

TRIESTE La gara d’appalto più pesante fra gli investimenti Pnrr per il porto di Trieste è partita. Dopo il via a tutti gli altri bandi, l’Autorità portuale attiva l’ultima procedura: quella legata al “progettone” di Servola per la realizzazione della nuova stazione e dello svincolo autostradale, che collegheranno il comprensorio previsto al posto dell’ex Ferriera. Si mette così in moto la parte pubblica della riqualificazione dell’area a caldo: 180 milioni (alla fine del percorso saranno 20 di più) che affiancano l’investimento privato, appena blindato da Hhla Plt Italy con un aumento di capitale da 24 milioni.

[[ge:gnn:ilpiccolo:13965426]]

La gara

Sul sito dell’Authority si trovano gli incartamenti digitali di quello che è il lotto più cospicuo degli oltre 416 milioni che il governo ha stanziato per Trieste nel Fondo complementare del Pnrr. Le autorizzazioni ai lavori non sono ancora arrivate, ma il presidente Zeno D’Agostino e i suoi uffici vogliono guadagnare tempo con una procedura ristretta. L’Autorità portuale chiede cioè alle società costruttrici di farsi avanti con le manifestazioni di interesse, per arrivare a una short list che renderà più veloce la gara d’appalto vera e propria, da indire dopo che il progetto curato dal rup Paolo Crescenzi avrà ricevuto tutti i permessi dagli enti competenti.

[[ge:gnn:ilpiccolo:13938415]]

Le tempistiche

La procedura viene gestita da Invitalia, nel ruolo di centrale di committenza. In questo primo step, i soggetti interessati avranno tempo fino al 20 febbraio per candidarsi. Chi avrà le carte in regola per gestire un cantiere così ambizioso riceverà entro il 13 giugno la lettera di invito per partecipare alla seconda fase, che si concluderà entro ottobre con la selezione del vincitore, cui spetterà consegnare entro 60 giorni il progetto esecutivo e poi procedere alla realizzazione con 548 giorni a disposizione.

[[ge:gnn:ilpiccolo:12932598]]

L’iter per i via libera

In via von Bruck si è deciso di compiere un salto in avanti pur in assenza delle autorizzazioni, nella consapevolezza che il tempo vola. E la corsa appare già improba, per opere che saranno aggiudicate quasi a fine 2024 e regole che prevedono lavori finiti e collaudati entro il primo trimestre 2026. Mentre la gara muove il primo passo, continua ad ogni modo l’iter per ottenere tutti i via libera. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha dato parere preliminare favorevole e sono partite Conferenza dei servizi e Valutazione di impatto ambientale. L’auspicio è che, dopo aver ricevuto le integrazioni richieste, la Via si pronunci positivamente entro marzo, permettendo di chiudere a ruota anche l’iter della Conferenza dei servizi indetta dal Consiglio superiore, coinvolto in quanto il progetto è classificato come strategico e supera i 100 milioni di valore.

Appalto da 180 milioni

Quando anche l’ultimo timbro sarà stato apposto, l’Autorità portuale avrà 90 giorni per andare a gara. L’appalto vale 160 milioni più oneri vari e dunque circa 180 milioni, ma la previsione dell’Authority è che il progetto venga a costare una ventina di milioni in più: si dà per scontata la possibilità di reperire i fondi per tempo.

Le risorse pubbliche serviranno ad agire sulla parte del comprensorio di Servola che non sta nelle competenze dei privati. Il Pnrr finanzierà la messa in sicurezza dei terreni inquinati con un sarcofago in calcestruzzo (analogamente a quanto Hhla, Logistica giuliana e Icop faranno sulle superfici ottenute in concessione), ma soprattutto serviranno a sostenere la realizzazione di una moderna stazione ferroviaria, dello svincolo di collegamento alla grande viabilità, del gate per l’ingresso dei mezzi e delle sedi di Dogana, Finanza e posto di controllo frontaliero.

La parte privata

I programmi prevedono che la parte pubblica gestita da Autorità portuale e Rfi proceda quasi di pari passo alla parte privata, andando a creare quello che diventerà il terminal di terra a servizio del Molo VIII e di tutto lo scalo. Le opere appena messe a gara contengono inoltre il restauro della palazzina direzionale di Arvedi, che ospiterà il museo della Ferriera. Non manca un progetto di riqualificazione del verde, che amplierà il boschetto che degrada dal colle di Servola.

Gli altri lavori

Nel corso dell’anno l’Autorità portuale ha messo intanto a gara i lavori di consolidamento del Molo VII, la costruzione della banchina del terminal ungherese e la messa in sicurezza permanente dei terreni delle Noghere. L’assegnazione degli appalti Pnrr dovrebbe essere cosa fatta per gennaio. Se per il “progettone” di Servola sono destinati 180 milioni, altri 100 serviranno all’ammodernamento del Molo VII, 45 costeranno banchinamento e dragaggio per il terminal ungherese all’ex Aquila, mentre l’intervento sui piazzali delle Noghere pesa per 60 milioni tra acquisto dei terreni e lavori. Le restanti risorse serviranno all’elettrificazione dei moli per navi da crociera, portacontainer e traghetti ro-ro.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Читайте на 123ru.net