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Veneto Strade: budget da 28 milioni. «Agordina e Sp 251 saranno più sicure»

Almeno 28 milioni da Veneto Strade per la rete viaria in provincia di Belluno. Una cifra considerevole, destinata alla manutenzione e anche a investimenti per la messa in sicurezza di versanti reduci dalla distruzione della tempesta Vaia. Il tutto in attesa di capire se fra un anno esatto sarà Anas a riprendersi cura delle strade statali o se queste verranno riaffidate alla società regionale che sta gestendo anche la rete provinciale. Con un capitolo del tutto particolare: la galleria di Pala Rossa, nodo che dovrebbe essere finalmente sciolto entro fin e gennaio. E con una prospettiva interessante, ma ancora allo studio: l’allontanamento della 203 Agordina, almeno per alcuni tratti, dalle pareti che rilasciano sassi e massi troppo frequentemente.

Il consiglio di amministrazione di “Veneto Strade” ha approvato il budget previsionale 2024, assegnando circa 50 milioni per la sicurezza e la manutenzione delle strade gestite in Veneto. 30 milioni di questo budget sono destinati alla manutenzione e 18 di questi sono assegnati alla provincia di Belluno.

Il Piano di investimenti e sviluppo per lo stesso anno, con un totale di oltre 2,3 miliardi, si focalizza principalmente su progettazioni (71%) e nuove opere (13%), mentre il resto sarà destinato alla sicurezza.

«La nostra priorità, oltre alla manutenzione ordinaria che continuiamo a gestire sia sulle strade regionali che su quelle provinciali», spiega il direttore Giuseppe Franco, «rimane la messa in sicurezza, privilegiando gli interventi sui versanti di montagna che incombono su due strade in particolare, la 203 Agordina e la 251 tra Longarone e Val di Zoldo. Avere la strada esattamente sotto la parete rocciosa è davvero un problema».

Franco evoca la tempesta Vaia di ancora 5 anni fa, per ricordare che quell’evento ha inviso sulle dinamiche erosive della roccia che si sono aggiunge a quelle naturali del disgelo, con colate frequenti.

Il dibattito sull’Agordina è aperto, non solo per alcuni nodi strutturali da sciogliere o da completare, ma anche per la “delocalizzazione” della strada lontano dalle pareti, almeno in quei tratti che sono più a rischio di caduta massi.

Il direttore ammette che «i riflettori sono accesi su questa problematica», si tratta però di «scenari futuri: stiamo facendo dei ragionamenti sull’ipotesi di allontanare dalla montagna almeno alcuni tratti di strada, dove si verificano più spesso le colate».

Franco ammette che «la valutazione tecnica c’è tutta», ma non va dimenticato il tema finanziario che è considerevole. Capitolo manutenzioni a parte, c’è poi quello degli investimenti straordinari.

«Abbiamo ancora numerosi interventi di natura paravalanghiva da fare a seguito dei danni comportati dalla tempesta Vaia. I cantieri di prossimo avvio in provincia sono una decina, da circa 10 milioni di euro.

Si tratta di interventi talvolta di contenute dimensioni, ma importanti per la sicurezza delle strade e in qualche caso anche degli insediamenti sottostanti», riferisce il direttore.

Per quanto riguarda l’attività ordinaria, è ovviamente garantito il Piano Neve che è già operativo: il 60% è assicurato all’interno, il 40% all’esterno. Infine il nodo della galleria Pala Rossa, tra le province di Belluno e di Trento.

«Abbiamo una riunione nei prossimi giorni con il Consorzio Cec e speriamo di trovare le condizioni affinché il cantiere possa ripartire. Anzi, diciamo meglio: il mese di gennaio sarà decisivo per capire le possibilità di ripresa del cantiere o se le soluzioni ci porteranno, purtroppo, a valutare scenari diversi, compresa la rescissione del contratto. Noi però riteniamo che ci siano gli spazi per far ripartire il cantiere speditamente. E questo, carte alla mano e in base alle sentenze più recenti dei tribunali».

Quello che inizierà domani potrebbe essere l’ultimo anno di gestione da parte di Veneto Strade delle arterie che sono oggetto di ristatalizzazione. «La convenzione con l’Anas scade il 31 dicembre 2024. Quindi per quest’anno continuerà la nostra gestione. Poi si vedrà. Intanto gestiremo ancora le strade provinciali e quante altre ci saranno affidate».

I Bellunesi hanno già dimostrato di avere in simpatia, per tanti aspetti, la società Veneto Strade. «Sappiamo e siamo grati della fiducia da parte dei bellunesi e assicuriamo loro che ancora ci saremo», conclude Franco. «Fra un anno sapremo esattamente di quali strade ci occuperemo».

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