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Venezia, il Bauer non si vende. Signa: «Troveremo le risorse per finire i lavori»

La proprietà dello storico hotel Bauer di Venezia, il gruppo immobiliare austriaco Signa di René Benko, è in forte crisi, con debiti nei confronti delle banche che il Financial Time ha calcolato in almeno 5 miliardi di euro.

Non è chiaro quali possano essere le ripercussioni della crisi della holding sulle varie società della variegata galassia immobiliare, e in questo quadro di incertezza da tempo si rincorrono le voci di una possibile vendita di alcuni immobili, tra i quali l’hotel Bauer, acquistato nel 2020 dal fondo Elliot, per rientrare del debito e pagare i creditori.

Ad allontanare le ombre su Venezia ci prova Heinz Peter Hager commercialista esperto in fiscalità, a capo di Signa Italia e plenipotenziario di Benko in Italia.

«Il Bauer non è in vendita» assicura ma ammette che i cantieri si sono fermati in attesa di trovare i finanziamenti necessari per farli ripartire «da metà febbraio».

Hager, l’hotel Bauer è in vendita?

«No, non è in vendita. Il nostro obiettivo è riaprire l’albergo nel terzo trimestre del 2025 o al massimo nel primo trimestre del 2026».

Lei dice che oggi non è in vendita, ma potrebbe rientrare nel futuro piano di alienazioni necessario per ripianare i debiti e rispondere alle richieste dei creditori del gruppo Signa?

«La vendita non è all’ordine del giorno. All’ordine del giorno c’è invece il rifinanziamento dell’operazione per concludere l’intervento di ristrutturazione».

Quante risorse dovete recuperare per concludere il cantiere?

«Questo fa parte dei segreti aziendali».

A dicembre il ritmo del cantiere è rallentato, e poi si è fermato.

«È vero. Adesso il cantiere è fermo per il periodo delle vacanze. L’obiettivo è riaprirlo a metà febbraio, una volta ottenuto il rifinanziamento».

Crede che troverete finanziatori interessati o piuttosto che la situazione in cui versa Signa possa complicare la ricerca?

«Ci sono già interlocuzioni avanzate in corso. Confido di trovare le risorse, perché il finanziamento riguarderà la società del progetto Bauer, un albergo noto in tutto il mondo per la sua bellezza. Quando saranno conclusi i lavori lo sarà ancora di più con 120 camere, di cui più della metà suite, e due grandi negozi del lusso. Per uno abbiamo già trovato l´accordo con un soggetto, primario del lusso, un grande brand con il quale firmeremo a breve i contratti. Il secondo lo metteremo sul mercato a partire dalla primavera prossima».

Si stima che, a lavori conclusi, il Bauer avrà un valore di 600 milioni di euro. La ristrutturazione è iniziata nel novembre del 2022. A che punto siete nello stato di avanzamento lavori?

«Siamo nei tempi previsti».

L’apertura inizialmente era stimata per la primavera-estate del 2025. Per gli attuali dipendenti sarà confermata e prorogata la cassa integrazione fino all’apertura dell’albergo?

«Quando avremmo sistemato la situazione finanziaria della Bauer Srl incontreremo le maestranze per discutere del loro futuro».

A Venezia Signa è proprietaria anche della residenza Grunwald, adiacente al Bauer, anch’essa in fase di ristrutturazione.

«In questo caso i lavori di ristrutturazione sono molto meno complessi, il nostro obiettivo è di aprirla nel 2025».

Gli accordi con i gestori delle due strutture sono confermati?

«Sì, a gestire il Bauer sarà Rosewood Hotels & Resorts, mentre per la residenza Grunwald abbiamo scelto Numa».

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