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San Donà, il Pd sulla Via del Mare: «Zaia ascolti i sindaci»

Il Pd sulla via del Mare, San Donà rivendica il ruolo che le compete per il basso Piave e chiede opere compensative.

Intanto, in Regione il Pd chiede a Zaia di incontrare i sindaci che hanno fatto ricorso al Tar, tra i quali Meolo e Fossalta di Piave.

Mentre si attende la firma della convenzione per la realizzazione dell’opera, annunciata dal presidente della Regione Luca Zaia per il 12 gennaio, la discussione si accende.

Anche in occasione della votazione del bilancio di previsione è stato affrontato il tema dall’assessore Gianluca Forcolin, che è stato vice presidente del Veneto per la Lega e oggi milita in FI.

Una posizione condivisa dal sindaco, Alberto Teso, il quale finora non ha espresso particolari critiche nei confronti dell’opera, oggetto di un ricorso al Tar dei Comuni di Fossalta di Piave e Meolo e altri tre del Trevigiano, Silea, Monastier e Roncade.

Nei giorni scorsi anche la nuova associazione Città delle persone, che nasce sulla scia dell’esperienza della lista civica che ha supportato Francesca Zottis alle amministrative, ha fatto pressione perché San Donà sia presente nel dibattito alla vigilia della firma della convenzione e per tutelare il territorio.

Forcolin è stato chiaro: «L’opera non deve essere ostacolo, ma opportunità. Dobbiamo pensare al traffico nel territorio, all’impatto che avrà e a opere di compensazione per i disagi e di collegamento per non isolare alcune parti».

Intanto, i consigliere regionali Zanoni, Montanariello e Zottis (Pd) si sono rivolti al presidente della Regione: «Zaia non faccia il centralista e incontri i sindaci che sollevano le criticità dell’opera». A metà novembre i cinque sindaci che hanno presentato ricorso al Tar contro il project financing della via del Mare hanno chiesto un incontro all’assessore Elisa De Berti per confrontarsi sulle criticità dell’opera.

«Ma quella richiesta continua a rimanere senza risposta», sostengono i consiglieri regionali del Pd, «a questo punto, visto anche l’annuncio della firma notarile che il 12 gennaio segnerà l’avvio della realizzazione, che sia il presidente Zaia a incontrare i primi cittadini di Roncade, Silea, Monastier, Meolo e Fossalta di Piave».

«Per caso anche Zaia, come De Berti, vuole mettere la censura e tenere la porta chiusa agli amministratori che non si allineano al pensiero unico?», si chiedono, «andare al muro contro muro non è conveniente per nessuno. Tanto meno adottare atteggiamenti da centralismo puro, con decisioni calate dall’alto dei palazzi veneziani su territori considerati evidentemente come periferia dell’impero. Tutto questo ad opera degli stessi politici che si professano paladini dell’autonomia».

Gli esponenti dem evidenziano, dunque, che continuando a negare ogni spazio di confronto, Zaia e i suoi stanno mettendo a tacere non solo le voci dei sindaci, ma di tutti quei cittadini, elettori di centrodestra compresi, che chiedono di mantenere la gratuità di una strada che da sempre è pubblica.

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