Nella casa di riposo di Gradisca la retta sale di 3 euro al giorno
GRADISCA Dire che fosse nell’aria sarebbe un eufemismo. Fra il previsto aumento dei costi per il personale, diventato esecutivo con la (ri)aggiudicazione dell’appalto alla coop patavina Codess, e i rincari senza fine per le forniture di luce, gas e acqua, l’aumento dei costi di gestione della casa di riposo comunale “San Salvatore” è divenuto ineluttabile. E con esso, inevitabilmente, anche il rincaro delle tariffe a carico delle famiglie.
L’aumento
Le rette aumentano di 3 euro al giorno, sia per gli ospiti autosufficienti provenienti dalla cittadina della Fortezza (da 45 a 48 euro), sia per residenti non autosufficienti (da 77,50 a 80,50 euro). Per i non residenti la retta sale rispettivamente a 56 e 89 euro, a seconda che sussista o meno la condizione di autosufficienza. Negli anni la struttura di via della Campagnola ha ottenuto la specializzazione regionale per l’accoglienza di questo secondo tipo di utenza – due nuclei di tipologia N3 – arrivando a totale copertura dei 32 posti disponibili.
Il secondo rincaro consecutivo
Si tratta del secondo rincaro consecutivo per le rette della casa di riposo comunale, anche se da palazzo Torriani spiegano come il rincaro vada analizzato in prospettiva pluriennale: alla somma va infatti sottratto il positivo effetto delle contribuzioni regionali per le strutture che ospitano utenti non autosufficienti. Senza contare come sia cresciuta anche la quota a carico del medesimo Comune, salita a quota 144 mila euro. Facendo i conti della serva: sui 6 euro di rincaro decisi nell’ultimo biennio, in realtà 4,50 vengono “bilanciati” dalle risorse in questione.
Quel che è certo è che i costi preventivati per la gestione della San Salvatore passano dai 957 mila euro dello scorso anno a 1,13 milioni per il 2024, coperti per poco meno di 600 mila euro dalle famiglie, per 220 mila dai contributi regionali sopra menzionati e per 130 mila per un contributo a copertura del servizio infermieristico, oltre che dalle risorse comunali.
Il commento
«Naturale che il rincaro sia una decisione dolorosa per un’amministrazione che ha sempre fatto del Welfare la propria priorità – spiegano il sindaco Linda Tomasinsig, l’assessore alle Finanze Franco Zanolla e quello ai Servizi sociali, Sergio Bianchin –. Ai cittadini chiediamo di comprendere un aspetto: la priorità assoluta era mantenere lo standard della qualità di servizi alla persona raggiunto in questi anni, e peraltro molto apprezzato dalle famiglie. Senza un ritocco ciò sarebbe stato impossibile alla luce della galoppante inflazione e dei costi energetici di una struttura come questa»