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Amicizia e appartenenza sono i valori di Bollengo e delle sue associazioni

BOLLENGO. Un'associazione è come una pepita d'oro e ha come valore intrinseco il voler arricchire il tessuto sociale e culturale di un paese. A Bollengo molte associazioni, con il passare del tempo, sono cresciute ed hanno reso il paese della Serra morenica, circa 2.150 abitanti, più interessante per residenti e visitatori. Dopo quelle più antiche, sulla scia di quanto realizzato nel corso degli anni dalle più attive, dopo gli anni 2000 sono nate altre associazioni, che hanno impreziosito ulteriormente le risorse culturali e sociali del territorio.

La filarmonica di Bollengo

Una delle associazioni più antiche è la Filarmonica di Bollengo, nata nel 1886, come spiega la presidente Claudia Cossavella: «I primi maestri musici erano militari, poi nel 1919 fu maestro Ambrogio Eusebietti di Palazzo Canavese, seguito dal maestro Angelo Auda di Albiano d'Ivrea e da Giovanni Gambone, rimasto al timone per sessant'anni, fino al 1988, quando si insediò l'attuale maestro, Marcello Dabanda. Il gruppo durante i concerti arriva a 40 elementi e, tra gli eventi più rappresentativi, ricordiamo con piacere il concerto del 2013, realizzato in collaborazione con gli Amici del maiale, in occasione della festa patronale, dal titolo La musica nel tempo. Siamo apparsi nel film su Olivetti, girato a Ivrea con Zingaretti nel ruolo dell'imprenditore eporediese, abbiamo svolto altri concerti a Bollengo, ma anche a Milano e, aspetto molto importante, ogni concerto aveva sempre un tema come filo conduttore».

Gli amici del maiale

Il gruppo degli Amici del maiale si è costituito nel 1982, come ricorda il referente Elio Gaida: «Il nostro obiettivo è quello di animare il paese con eventi goliardici. Abbiamo organizzato per tre anni, dal 1983 al 1985, il Carnevale di Bollengo, poi cogliamo spesso l’occasione per ritrovarci a far festa e divertirci tutti assieme. Nel corso di tutti questi anni abbiamo organizzato eventi molto importanti, come il concerto degli Mg, facendo riunire tutto il gruppo, oltre a feste in campagna e in collina e a varie gite di gruppo, dal bue grasso di Carrù fino a Napoli, passando per Londra. Nel 2024, dopo ben cinque sedi fisse, avremo una sede itinerante, ovvero andremo a fare festa, a turno, a casa dei nostri soci. Valori come amicizia, unione e senso di appartenenza ad un territorio sono i nostri punti cardine».

Gli Alpini

Contemporaneamente al gruppo Amici del maiale, nasce il Gruppo alpini, ora guidato dal presidente Armando Sammartino: «Attualmente il nostro gruppo è formato da 32 soci, a cui vanno aggiunti 17 aggregati. Abbiamo preso parte alla prima adunata nazionale nel 1983 ad Udine, mentre ora andremo a maggio a Vicenza e nel 2025 a Biella». Il sindaco, Luigi Sergio Ricca, li ha ringraziati per il loro contributo: «Con la Protezione civile, la Pro loco e tutti gli amministratori dell'Unione (Burolo, Cascinette d'Ivrea e Albiano d'Ivrea), sono stati tra le associazioni più importanti per la gestione del centro vaccinale dove, in meno di un anno, sono stati effettuati 36mila vaccini».

Protezione civile

Tra le associazioni più recenti c’è la Protezione Civile, il referente è Armando Sammartino: «Il primo approccio lo abbiamo avuto nel 2004, poi siamo diventati ufficialmente operativi nel 2008. Siamo partiti con 22 persone e ora siamo rimasti in 14. Abbiamo come obiettivo quello di garantire la sicurezza e di fare da presidio durante ogni manifestazione, effettuando mobilitazioni anche durante gli eventi atmosferici avversi, come nel 2012 quando il nostro Danilo Micheloni andò a Mirandola per dare aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Periodicamente facciamo anche esercitazioni sulla Serra e, grazie ad un finanziamento della Fondazione Crt, abbiamo anche potuto comprare un automezzo per consentire il trasporto di attrezzature. Nel 2024 – commenta ancora Sammartino – grazie ai volontari continueremo a collaborare con il Comune per accompagnare anziani e disabili ad effettuare visite ed esami in ospedali e centri specializzati».

Amici dell’aia

Qualche anno più tardi, nel 2014, si è costituita l'associazione Amici dell'Aia, un gruppo, presieduto da Luca Gambone con Ramon Caserio come segretario e Linda Bravo come tesoriera, che ha come obiettivo principale quello di dedicare una festa particolare all'agricoltura d'epoca, con un’esposizione di attrezzature di un tempo dislocate in cascina Gorera. Quella andata in scena quest'anno, nel terzo fine settimana di luglio, è stata l'ottava edizione della festa dell'aia. L'associazione bollenghina, come ogni anno, anche nel 2024, ha in programma un altro importante evento legato al mondo agrario: la festa del Ringraziamento. Si svolge ogni anno nel mese di novembre, quando vengono benedetti i mezzi agricoli affinché la stagione possa essere proficua sotto tutti i punti di vista.

Le vecchie leve

Un’altra associazione nata recentemente è quella delle Vecchie leve, formata da una decina di amici tutti di Bollengo, che dal 2018 si è costituita in occasione del Carnevale. Il gruppo ha organizzato la passata edizione della manifestazione e ha già annunciato che sarà parte dell'organizzazione anche nel 2024, kermesse alla quale stanno già lavorando anche i coscritti, a conferma che Bollengo è un paese in cui l'associazionismo è il cuore pulsante della comunità.

La Pro loco

Paolo Cominetto è il vulcanico presidente della Pro loco di Bollengo. In carica dal 2015, guida un’associazione che conta circa 200 soci. «La Pro Loco è stata fondata nel 1994 – racconta Cominetto – e l’attuale direttivo la gestisce dal 2015. Il prossimo anno, però, penso che ci sarà un cambio generazionale per rilanciare le nostre attività con rinnovata energia. Gli eventi che organizziamo iniziano con la cena di polenta e merluzzo a Carnevale, poi a maggio partecipiamo al festival delle Pro loco canavesane che nel 2024 si terrà a Settimo Rottaro. A giugno abbiamo la tradizionale festa in piazza, ogni anno con eventi differenti legati alle orchestre, con un premio per quella migliore. Ad agosto siamo impegnati con la patronale di Sant’Eusebio, cinque giorni di serate danzanti ed enogastronomiche, tra le quali quella del fritto misto, per cui siamo rinomati in tutta la zona. Chiudiamo l’anno con la cena della bagna caoda che si tiene a novembre».

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