Sci alpino: Brignone manca una grande occasione. Goggia bene a metà. Ottimi gli uomini-jet a Wengen
L’Italia chiude con una vittoria e due terzi posti l’intensissima quattro giorni di gare tra Wengen ed Altenmarkt-Zauchensee per la Coppa del Mondo di sci alpino. Un bilancio sicuramente al di sotto delle aspettative, visto che probabilmente sono maggiori le delusioni che le soddisfazioni, specialmente in campo femminile dove l’attesa era veramente molto elevata.
L’appuntamento di Altenmarkt-Zauchensee doveva rappresentare l’occasione giusta per Federica Brignone per provare a mettere grande pressione a Mikaela Shiffrin e continuare a sognare la grande impresa. Purtroppo la tre giorni austriaca non ha per niente sorriso alla valdostana, che ha commesso errori in entrambi i superG e in discesa libera (quasi sempre nella parte finale).
Quarta nel primo superG e poi addirittura fuori dalla Top-10 in discesa e ancora ieri in supergigante. I rimpianti sono davvero tantissimi, anche perchè i punti di vantaggio di Shiffrin sono ancora 142 e domani sera c’è uno slalom di Flachau che può allungare ulteriormente il divario. Brignone avrebbe dovuto avvicinarsi moltissimo all’americana per continuare a crederci, ma la sensazione è che la Coppa del Mondo abbia già preso la strada per gli USA.
Fine settimana agrodolce per Sofia Goggia. Finalmente è arrivata la prima vittoria della carriera in discesa ad Altenmarkt, con la bergamasca che ha forse messo un’ipoteca sull’ennesima sfera di cristallo. In superG, però, Goggia si è vista sfilare il pettorale rosso da uno scatena Cornelia Huetter, complice l’uscita di venerdì e anche un’altra prova opaca alla domenica.
La tre giorni austriaca ha messo, però, in luce due protagoniste. La prima è una ritrovata Nicol Delago, terza in discesa libera e che ritorna sul podio in Coppa del Mondo quattro anni dopo l’ultima volta, che era stata proprio ad Altenmarkt. La seconda è Roberta Melesi, che firma il miglior risultato della carriera con il sesto posto di ieri in superG. La speranza è che possa essere un punto di svolta nella carriera della nativa di Lecco.
Dall’Austria alla Svizzera, con ancora la velocità protagonista sulla mitica Lauberhorn. L’Italia si è ben comportata su una pista che non è mai stata portatrice di grandi soddisfazioni negli ultimi. Salire sul podio è stato quasi impossibile viste le clamorose prestazioni degli inarrivabili Marco Odermatt e Cyprien Sarrazin e la presenza di Aleksander Aamodt Kilde, ma alla fine ci è riuscito Dominik Paris.
L’altoatesino ha concluso al terzo posto la discesa di sabato, nonostante un distacco davvero incredibile da Odermatt. Un podio sicuramente meritato per Paris, che era comunque sempre stato nelle posizioni di vertice anche nelle due gare precedenti, concludendo quinto nella prima discesa del giovedì e poi quarto il giorno dopo in superG.
I risultati di squadra sono stati soddisfacenti, con un bel quarto posto di Florian Schieder e un quinto in superG di Guglielmo Bosca, al miglior risultato della carriera in Coppa del Mondo e soprattutto sempre più competitivo in questa specialità. A Mattia Casse è mancato l’acuto, visto che il piemontese ha comunque collezionato tre Top-10, ma per il podio sembra mancare sempre qualcosa.
Non solo velocità a Wengen, ma ieri si è tenuto anche uno slalom. Alex Vinatzer e Tommaso Sala hanno illuso per una manche, chiusa rispettivamente al quarto e quinto posto. Nella seconda, però, entrambi gli azzurri hanno commesso tanti errori, finendo lontanissimi dalle posizioni che contano e rimandando ulteriormente un podio che manca all’Italia nelle discipline tecniche da davvero troppo tempo.
Foto: Fisi/Pentaphoto