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Raccordo A5: l’apertura sarà il 23 gennaio, dopo 6 anni via libera la direzione Torino

Ivrea

Prima di Natale Ativa aveva riaperto dopo i lavori il nuovo ponte sul Chiusella dell’autostrada tra i caselli di Pavone e Scarmagno, annunciando per gennaio il momento fatidico che tutto il Canavese aspetta da agosto 2018. Ora, terminate le prove di carico, la data tanto attesa è stata resa nota. Martedì 23 gennaio l’interscambio tra la bretella e l’A5 direzione Torino tornerà a essere percorribile. Via i new jersey e la relativa segnaletica tra le 11 della sera precedente e le 6 del mattino. E poi liberi tutti. Significa che dopo quasi sei anni non sarà più necessario uscire al casello di Ivrea e rientrare in autostrada per indirizzarsi verso Torino, e addio - finalmente - a tutto quel che è seguito in anni di stop per ennemila utenti complessivi, in termini di allungamenti dei tempi per giungere a destinazione, maggiori costi e maggiore impatto ambientale. Ativa (Astm del Gruppo Gavio) resta concessionaria uscente della tratta; ha deciso la riapertura dell’interscambio dopo averne ultimato la messa in sicurezza a dicembre 2021 (il raccordo era stato chiuso prudenzialmente ad agosto 2018), ma senza mai aver ricevuto il nullaosta finale del Ministero dei trasporti contestuale al collaudo.

Un passo indietro: nel 2023 la Torino-Quincinetto è passata di mano alla holding Fininc della famiglia Dogliani di Cuneo. Ma i tempi per l’avvicendamento non saranno immediati. «Non sono noti – spiega Giovanni Ossola, presidente Ativa, società in proroga dal 2016 – è stato emesso il decreto di aggiudicazione, ma sarà efficace dopo la registrazione alla Corte dei Conti e la firma del contratto con il nuovo concessionario. Dovranno poi essere regolati gli aspetti patrimoniali relativi agli investimenti per la sicurezza effettuati da Ativa nel corso del periodo transitorio che sono oggetto di diversi contenziosi». Insomma, modalità complesse, a cui contribuiscono i lavori al Nodo idraulico e il ricorso (perso) dei Gavio contro l’aggiudicazione ai Dogliani. Fatto sta che la tratta Torino-Quincinetto non è stata interessata dagli aumenti di pedaggio scattati a Capodanno per effetto del decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei ministri. Nessun rincaro sulla Torino-Quincinetto per “concessione scaduta”, mentre la Quincinetto-Aosta gestita da Sav ha subito un rialzo pari al 2.3% come adeguamento all’inflazione.

Intanto, sul raccordo Ivrea-Santhià si viaggia a doppio senso sulla carreggiata in direzione Ivrea, con divieto di circolazione dei mezzi con massa a pieno carico superiore alle 19 tonnellate nel tratto compreso tra l’interscambio A4-A26 di Santhià e lo svincolo di Albiano, in entrambe le direzioni. Una limitazione dovuta al viadotto Camolesa, dove è cominciata la demolizione dell’impalcato della carreggiata in direzione Santhià, resasi necessaria dopo le verifiche tecniche sulla struttura del viadotto. —

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