Biathlon, cala il sipario su Dorothea Wierer ad Anterselva? Potrebbe essere l’ultima volta sulle nevi di casa
L’imminente tappa di Coppa del Mondo di Anterselva potrebbe essere l’ultima a vedere Dorothea Wierer impegnata in pista. L’eventualità va tenuta in considerazione, poiché se l’azzurra dovesse decidere di appendere sci e carabina al chiodo in primavera, non tornerebbe più sulle nevi dove è cresciuta nelle vesti di atleta.
Nelle scorse settimane, si era sparsa la voce che l’assenza dalla tappa di Oberhof rappresentasse un prodromo del ritiro dall’attività agonistica al termine dell’inverno corrente. Dinamica reiterata dalla mossa di disertare anche Ruhpolding. Allarmismi e isterismi da social network, nulla di più al momento. L’attendibilità delle fonti è cruciale per dare il giusto peso a un rumor. Quelle che hanno fatto trapelare l’ipotesi non lo sono.
È tuttavia un dato fattuale che l’altoatesina, 34 anni da compiere ad aprile, ribadisca da mesi come una decisione in merito alla prosecuzione della propria attività agonistica sino a Milano-Cortina 2026 verrà presa solo in primavera. D’altronde, le gare olimpiche non saranno certo nell’hinterland meneghino o sul set di “James Bond – Solo per i tuoi occhi”, bensì proprio ad Antholz.
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Esiste, dunque, la possibilità che Wierer dica “basta” e decida di dedicarsi ad altro. Da dimostrare non ha più nulla e il suo palmares parla per lei. Se così fosse, questa settimana la vedremo per l’ultima volta con una tuta da atleta sui tracciati dove ha mosso i primi passi e sui quali ha ottenuto alcuni dei successi più significativi della carriera.
La speranza è però che questo non accada. L’augurio è di rivederla in azione ad Anterselva anche dal 23 al 26 gennaio 2025, nonché dal 6 al 22 febbraio 2026, in occasione della XXV edizione dei Giochi olimpici invernali. Quella sì che sarebbe “un’ultima recita” con i fiocchi per chi si meriterebbe di uscire di scena nell’ambito più prestigioso possibile.
Deciderà lei, con lucidità e perizia, come ha sempre fatto. Dorothea non ha bisogno di consigli, né di spinte in un senso o nell’altro. Faccia ciò che ritiene più opportuno per la sua felicità e per la sua realizzazione, come atleta e come donna.
Se sarà più serena nel dire “basta” già ad aprile 2024, allora bisognerà essere contenti per lei. Se si muoverà in direzione opposta, saremo più contenti tutti. Godiamocela finché c’è, nella consapevolezza di come questa tappa di Antholz la vedrà in azione, come immancabilmente avviene dal 2012. Al futuro si penserà a tempo debito.
Foto: La Presse