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Casa distrutta dal rogo, una famiglia riparte grazie alla solidarietà

CASTELLO D’AGOGNA. Quella notte, tra sabato 6 e domenica 7, il mondo gli è crollato addosso. Ma ora con la solidarietà di amici, cittadini di Castello d'Agogna, colleghi e datori di lavoro stanno riuscendo a rimettersi in piedi. Un moto di solidarietà che ha stupito una famiglia rimasta, al momento, senza la propria casa devastata da un incendio.

Sono Fabio Cazzulani, operaio alla Curtiriso di Valle Lomellina , la moglie Giulia Vierzi, insegnante di sostegno alle scuole medie di Mortara e i loro due figli, due ragazzi minorenni di 15 e 17 anni che frequentano uno l'alberghiero Pollini a Mortara e l'altro, il maggiore, il liceo musicale a Mortara. La loro casa, una villetta costruita vent'anni fa nella zona residenziale di via Leopardi, è andata per metà in fiamme. Un incendio partito dalla canna fumaria ha divorato il tetto e i piani superiori della casa.

Il dramma e la risalita

«Avevamo spento da poco la stufa a pellet e i miei figli erano al piano superiore a dormire, uno ha iniziato a tossire. Siamo andati a vedere e l'incendio ormai stava divampando: per fortuna siamo riusciti ad uscire tutti di casa - spiega Fabio Cazzulani -. I danni sono ingenti, abbiamo perso tutto. Dai vestiti, al materiale scolastico e gli strumenti musicali di mio figlio che studia proprio musica e si sta specializzando nelle percussioni».

Quello che è successo dopo l'incendio però ha stupito la famiglia Vierzi-Cazzulani. «Ci hanno aiutato tutti, in municipio c'è stata una raccolta di vestiti e generi di prima necessità. L'amministrazione comunale ci è stata vicina, così come la proprietà e la direzione della Curtiriso che mi hanno dato supporto morale e materiale - spiega Fabio Cazzulani -. Davvero non sappiamo come ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato in questi giorni davvero difficili».

Anche ieri, ad una settimana dall'incendio spento dai pompieri di Robbio e Mortara, il paese di Castello d'Agogna si è stretto intorno ai Cazzulani-Vierzi.

Una polentata benefica è stata organizzata per aiutare la famiglia che ha perso così tanto in quella tremenda notte. Ora i Cazzulani stanno ripulendo il cortile, mentre la casa è ancora inagibile: «Ci rialzeremo e non dimenticheremo tutto il bene che abbiamo ricevuto».

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