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Australian Open – Ed è subito record azzurro. Chi ben comincia… Promette bene la notte di Sinner e Musetti-

Era la prima volta che all’AO si cominciava a giocare di domenica e che il primo turno si dipanava in 3 giorni. Chi ha giocato e vinto di domenica, metà alta del tabellone maschile e bassa di quello femminile, ha avuto la buona sorte di due giorni di riposo. Un lusso che non si ripeterà.

Due sole teste di serie “saltate” nel maschile, la più alta il cileno Jarry n.18 grazie all’exploit di uno dei nostri 6 azzurri approdati – record! – al secondo turno, Flavio Cobolli, e invece ben nove nel tabellone femminile, inclusa la campionessa di Wimbledon Vondrousova, n.7, sconfitta dalla “qualificata” Yastremska. Sono ovviamente stracontento per Cobolli, che era proprio risalito a n.100 del mondo e ora tra i top100 potrà forse restare più a lungo perché i punti degli Slam “pesano”, ma sono contento anche per la Yastremska – senza aver nulla contro la simpatica Vondrousova – perché quando vince un qualsiasi atleta ucraino… mi fa piacere. Stanno soffrendo talmente tanto i loro connazionali che se qualcuno riesce a strappare anche un piccolissimo moto di soddisfazione – e non può davvero essere di più una vittoria su un campo da tennis quando c’è battaglia cruenta su tutti gli altri campi – io nel mio piccolo festeggio.

Ciò detto penso anche che sarebbe l’ora di finirla con questa idea di non mettere più le nazionalità di russi e bielorussi nei tabelloni dei tornei. Va a finire, oltretutto, che si notano di più questi buchi vuoti accanto ai cognomi di Medvedev, Rublev, Sabalenka, Azarenka etcetera.

Mentre i russi che…hanno sposato il Kazakistan, come Rybakina, Bublik, Putintseva invece hanno la bandiera e la sigla del Paese come tutti gli altri. Che succederebbe se ci fossero atleti israeliani e palestinesi? Oh scusate se non ho guardato con attenzione i tabelloni dei doppi… magari ci sono.

E’ difficile stare dietro a tutto, in questi primi giorni in cui, nonostante i match siano stati spalmati in tre giorni, si devono registrare comunque i risultati di 128 incontri, 64 maschili e 64 femminili.  E un putiferio di interviste. Avevamo 12 azzurri e anche riferire cronache e parole di tutti non è affar semplice. Avere 9 giocatori, sei uomini su sei e tre donne su sei, al secondo turno non era mai successo e ovviamente siamo felicissimi per questo anche se tocca lavorare di più per soddisfare il palato di tifosi sempre più esigenti (e spesso critici al di là di quanto uno auspicherebbe).

Abbiamo registrato fin da subito più di 100 mila visite il primo giorno, non siamo ancora alle 570 mila di quando Sinner battè Djokovic la prima volta (a Torino…), ma siamo fiduciosi in Sinner e… in noi stessi. Grazie a voi e al vostro apprezzamento, nonché al passaparola che non basta e non guasta mai.

Delle sei vittorie azzurre nel torneo maschile credo si dovessero considerare più che probabili quelle di Sinner su Van de Zandschulp, di Musetti su Bonzi, di Arnaldi su Walton. Dei tre Musetti è stato il solo ad aver perso un set. Arnaldi aveva l’avversario più debole e infatti, salvo che nel primo set quando la wild card australiana ha servito per conquistare la prima manche, poi ha passeggiato. Non è stato così per Sinner, che aveva l’avversario più duro, quasi certamente più duro anche del secondo olandese di secondo turno, De Jong (sei volte impegnato nelle “quali” di uno Slam e per la prima volta approdato a un tabellone principale). Ma di Sinner, abbastanza arrugginito – e comprensibilmente tale perché l’ultimo match “vero” l’aveva giocato a fine novembre battendo De Minaur nella finale di Coppa Davis – mi è piaciuto particolarmente…il suo team e il gioco di squadra!

Infatti Van De Zandschulp aveva servito benissimo per tutti i primi due set, e anche se non era arrivato mai a 40 pari nel secondo – quando è cresciuto di livello –  per tre volte di fila si era portato sul 15-30 sul servizio di Jannik. Era insomma pericoloso. Anche perché nei suoi game di servizio riusciva sempre a tenere l’iniziativa. Ma sul 5 pari Cahill e Vagnozzi hanno chiesto a Sinner di cambiare posizione in fase di risposta e Jannik ha subito seguito il consiglio, piazzandosi più lontano. E l’olandese, guarda caso, come se quel cambio di situazione lo avesse disorientato, si è ritrovato sotto 15-40 e ha perso subito il servizio, come non gli era più successo dal primissimo game del match. Poi c’è stato quell’unico mini-blackout di Jannik all’inizio del terzo set ma si è anche ripreso subito.

Musetti dei tre top-azzurri è stato quello più a rischio. Se perde il secondo set con Bonzi al quale ha annullato 3 setpoint – ragazzi vado tutto a memoria perché non ho tempo di ricercare tutto, spero di non fare arrosti mnemonici …siate comprensivi, ho 75 svolgimenti di punteggi in testa, uno per ogni mio anno! – chissà come poteva finire. Dopo un fine anno come quello che ha avuto e la testa distratta dall’imminente paternità, la fiducia sul set pari non sarebbe stata la stessa di quella sentita sul 2 set a zero.

Delle imprese di Cobolli, la più inattesa ed esaltante, anche per il modo in cui è venuta al quinto set a dispetto della “torcida” cilena  – ma “torcida” è claque brasiliana no? – su Ubitennis avete letto tutto. Idem su quella di Zeppieri. Direi che sotto il profilo tecnico il match migliore sia stato quello vinto da Sonego su Evans. Normale, in fondo, fra due giocatori che sono stati entrambi n.21 del mondo come best ranking, anche se oggi sono n.46 (il nostro) e n.38 (il Brit). Evans, 5 anni più vecchio, sembrava sempre sul punto di finire la benzina, ma non ha mai smesso di lottare e mi ha fatto temere il peggio sia quando si è fatto cancellare 7 palle break per andare a servire per il quarto set e perfino quando è stato avanti 5-1 nel tiebreak del quarto set e si è ritrovato sul 5-4.

Le tre vittorie azzurre in campo femminile secondo me erano …quasi dovute. Così come le tre sconfitte di Bronzetti con Tsurenko, di Giorgi con Azarenka nonostante una bella difesa, di Errani con Hunter. Invece Paolini contro Shnaider, Cocciaretto contro la Sun n.189, e Trevisan con la Zarazua – pronipote di un tennista messicano di Coppa Davis contro il quale giocai nel 1973 in doppio – dovevano vincere e l’hanno fatto, con Martina che però ha perso il primo set. Ma ha vinto il terzo 6-2, senza troppi patemi. Lei e Sonego, con Davidovich Fokina, Struff, Tsurenko, avranno fatto felice il manager  Corrado Tschabuschnig che in tv ho visto esultare con la compagna e tutto il clan nel momento in cui Sonego si lasciava andare a tutto il suo esplosivo entusiasmo dopo 3 ore e 43 minuti di grande, bellissima battaglia. Battere 3 volte su 3 un avversario tosto, irriducibile e spesso anche scorretto come Evans non è poca cosa. Peccato che Lorenzo abbia al secondo turno Alcaraz. Anche se lo spagnolo non è ancora al massimo. Ma quello che sa fare gli dovrebbe bastare anche con un Sonego che quando non ha nulla da perdere è capace di trasformarsi e di esaltarsi, soprattutto sui grandi campi.

Ho già segnalato in uno dei miei video quotidiani la “caporetto” di gran parte degli over 30, certo non aiutati dal gran caldo di queste giornate australiane, Murray, Wawrinka, Raonic, Bautista Agut, Goffin, Evans. Fra i superstiti irriducibili Gael Monfils che ha battuto il tedesco Hanfmann.

Griekspoor ha battuto Safiullin e non era detto che accadesse. Ma a parte l’inattesa sconfitta di quel simpatico mattocchio di Bublik con Nagal, per il resto grandi sorprese non ci sono state. Diversamente dal singolare femminile dove non sono mancate, anche se per me quando giocano le donne non c’è quasi mai una vera grandissima sorpresa. Sono tante che possono vincere il torneo. Mentre in quello maschile per me non si esce da 5 nomi, le prime 4 teste di serie e Zverev.

Pronostici per la notte (senza consultare il Mago Ubaldo che le sue 47 profezie per il 2024 le ha già azzardate clamorosamente) vedono Sinner vincitore in 3 set sul classe 2000 de Jong alle 2 sul Margaret Court…court, trasformato per l’occasione  in “orange court” , fra olandesi e “carota boys” – De Jong è un bravo calciatore ma come tennista non lo vale, ha rischiato di perdere all’ultimo turno delle “quali” da Carabelli, sconfitto al super tiebreak decisivo –  Musetti in 4 sull’esordiente francese Van Assche. Matteo Arnaldi, che dorme in casa della fidanzata ma non gioca in casa perché il suo avversario sulla Rod Laver Arena è il n.1 d’Australia e 10 del mondo de Minaur, non credo che la possa spuntare, ma sono quasi certo che farà una gran partita. Non ha nulla da perdere e l’atmosfera lo esalterà. Scenderà in campo nelle ore più calde, secondo match, dopo Jabeur-Andreeva. Di solito a quell’ora sulla Laver Arena si può cuocere un uovo come se fosse al tegamino. Sarà contento Djokovic di giocare invece in sessione notturna. Io sono curioso di vedere se giocherà meglio che al primo turno. Popyrin non è scarso e gioca in casa. Può creargli forse qualche problema se non Nole non fosse al meglio. Altrimenti invece sono tre set a zero per il campione serbo di 10 Australian Open. Sono curioso anche per il match Thompson-Tsitsipas: il greco non mi convince. Ma è il finalista di un anno fa, e a Melbourne ci sono 300.000 greci. E’ la seconda città più popolosa dell’Ellade dopo Atene. Insomma, ecco un altro che gioca in casa…se non fosse che Thompson è aussie. Sarà più facile sulla Margaret Arena presa d’assalto dai tifosi greci, la partita della Sakkari con la Avanesyan.

Per le una di notte sul campo 6 appuntamento per Cobolli alle prese con il russo Kotov e… la prova del nove. Molto ma molto dura, anche se l’avversario è giocabile, perché dopo 5 set vinti a quel modo è quasi impossibile non risentirne. Paolini-Maria sarà match complicato: alla Paolini daranno forse noia le variazioni della mamma tedesca e il suo tennis anomalo. Per Zeppieri-Norrie e Sonego-Alcaraz se ne riparla domani, così come per Cocciaretto-Navarro,  e Trevisan-Dodin.

Le teste di serie eliminate al primo turno qui di seguito:,

Uomini

18 Jarry (Cobolli)

31 Bublik (Nagal)

Donne

7 Vondrousova (Yastremska)

13 Samsonova (Anisimova)

16 Kudermetova (Golubic)

17 Alexandrova (Siegemund)

20 Linette (Wozniacki)

23 Potapova (Juvan)

24 Kalinina (Rus)

29 Zhu Lin (Dodin)

30 Xinyu Wang (Parry)

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