Clir fallito, chiesto agli ex soci un milione di euro di arretrati

MORTARA. Il curatore fallimentare del Clir, la società di raccolta rifiuti in Lomellina sparita nel 2022, batte cassa per recuperare oltre un milione di euro. E lo fa con gli ex soci, ovvero i Comuni compresi quelli che avevano deciso di affidare il servizio ad altri ancora prima del fallimento della società. Una richiesta di denaro che scatena polemiche e preoccupazioni.

La richiesta di denaro

Le pec, i messaggi e-mail certificati, sono arrivati ieri nelle caselle postali dei Comuni che erano soci. Ma anche della municipalizzata As Mortara, a cui il Comune aveva trasferito le proprie quote. Sono tutte comunicazioni simili, dove il curatore Andrea Nannoni spiega «che dalla contabilità della società fallita risulta un credito». E poi segue la cifra. Oltre 220mila euro chiesti al Comune di Mede, 114mila euro a quello di Dorno, 116mila a Lomello. Ma anche 85mila euro a Palestro, 34mila euro a Confienza, 38mila euro al Comune di Robbio. E poi poco più di 10mila euro ad As Mortara. Crediti che, quantomeno, nelle pec ricevute ieri dai Comuni non sono documentati.

Le reazioni

Una comunicazione che ha spiazzato i Comuni: tanti sindaci non ritenevano più di avere crediti da saldare con la società. Anche perché all’epoca del fallimento diversi sindaci avevano sottolineato i problemi tecnico-logistici legati alla chiusura del Clir, con nuovi appalti di raccolta rifiuti da assegnare in poco tempo.

Qualcuno, come il sindaco di Robbio Roberto Francese, ha già annunciato che non pagherà ed impugnerà il provvedimento. Altri come Giorgio Guardamagna di Mede spiega «che prima di pagare, è tutto da verificare il credito».

Il buco milionario

Intanto continua l’iter legato al fallimento del Clir e la sua liquidazione. I debiti della società ammontano ad oltre 6,5 milioni di euro, anche se ora spuntano i crediti evocati dal curatore fallimentare nei confronti del Comune. In vendita, all’asta, c’è anche la sede di Parona della società realizzata nei primi anni 2000. Il prezo a base d’asta è di 489mila euro. —