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Autovelox divelto, l’affondo del sindaco di Castelfranco: «Non servono alla sicurezza, ma ai bilanci dei Comuni»

«I velox non servono a nulla se non alle casse dei Comuni». Stefano Marcon, ha le idee chiare in materia, e sia da residente della Provincia di Treviso, sia da sindaco di Castelfranco dove casomai si può incappare con più facilità in un T-red.

Rischia di essere una posizione un po’ tagliente, non le pare?

«Perchè?»

Scusi, ma dopo tante campagne di promozione della sicurezza stradale bombardare i velox non suona un po’ un controsenso?

«Assolutamente no. Dovete dimostrarmi più che altro che i velox vengono installati per la sicurezza. A me non pare, e se la gente si infuria (e lungi da me giustificare chi li abbatte) magari un motivo c’è».

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Facciamo che si spiega meglio?

«Le strade sono calibrate per una determinata velocità. Giusto? Se tanta gente corre oltre i limiti allora si può anche pensare che un velox serva, ma semmai solo in contesti come le tangenziali o l’autostrada. Ma se parliamo di strade provinciali o comunali allora la soluzione non sono i velox, ma i controlli su strada, fitti e costanti, oppure dei dissuasori di velocità. Così si inducono gli automobilisti ad andare piano. Invece che si fa? Si abbassa il limite di velocità in alcuni tratti, poi si piazza un velox col nuovo limite, e si stanga. Risultai sulla sicurezza? Poco nulla. Ma le casse sorridono».

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Ma un autovelox, multando solo chi sgarra, non è un deterrente?

«Fino a un certo punto. Il deterrente deve arrivare dal codice della strada».

Alzare le multe?

«Il contrario, ridurre le multe e alzare le pene accessorie. Ti becco sopra i limiti di velocità? Cento euro di multa, ma se eri parecchio sopra il limite addio patente per tot tempo. Subito. Oggi invece la gravità si salda solo pagando... e chi può se ne frega. Se si facesse questa riforma, e mi risulta che Salvini ci stia pensando, altro che corse. Vedreste bene come la gente, specie chi con la macchina lavora, andrebbe secondo i limiti di velocità. In fin dei conti, da che mi risulta, in altri stati sia già così. In Slovenia chi non paga la multa va direttamente in penale, quindi conviene non prenderle».

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Il resto insomma, è un espediente?

«Beh, guardi un po’ lungo la 308 (Castelfranco-Padova, ndr)... c’è il limite 90, che per quel tipo di strada è sacrosanto, e ci sono parecchi autovelox. Ora ci sono alcuni tratti in cui c’è chi pensa di abbassare il limite a settanta all’ora. Perchè? Credo sia perchè la gente si è abituata al limite e non multa più»

Forse con la similitudine dell’autostrada funziona tutto meglio, no?

«E allora usiamo quella. In autostrada il limite è 130 chilometri l’ora, sempre, e anche nei tratti come l’A4 dove ci sono spesso incidenti nessuno si sogna di abbassare i limiti. Vuole di più?»

Vada.

«Quando ho alzato l’Irpef a Castelfranco l’opposizione ha chiesto perchè invece non recuperavo soldi mettendo un velox... Mi dica lei se è sicurezza».

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