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Ivrea, ladro acrobata fugge con fucili e gioielli. La polizia lo arresta insieme ai complici

IVREA

Pensavano ad un colpo facile facile. Intrusione in un appartamento che sapevano vuoto perché la proprietaria era morta da pochi giorni. E in cui c’erano gioielli e armi. Erano tanto tranquilli da andare a compierlo con l’auto della mamma di uno di loro. Ma non avevano fatto i conti con l’azione congiunta di polizia e carabinieri. Che li hanno arrestati.

Sono finiti nei guai Roberto Fonsato, nato a Torino 45 anni fa ma residente a San Giorgio, autore materiale del furto e due amici, entrambi di Caravino: Gabriele Beccati,42 anni e Giuliano Perruchon, 32 anni. Fonsato, attualmente in carcere ad Ivrea è difeso dall’avvocato Roberto Brizio del foro di Torino mentre Beccati ha come legale di fiducia Franca Sapone del foro di Ivrea e Perruchon si è affidato all’avvocato Alberto Bazzani del foro di Ivrea.

Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto, in sede di convalida dell’arresto, per Beccati e Perruchon la scarcerazione e la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza.

I fatti. Nella notte tra sabato e domenica al centralino della polizia di Ivrea è arrivata una segnalazione circostanziata: un inquilino di un condominio di viale Kennedy, nel quartiere di Bellavista, ha denunciato la presenza di ladri all’interno di un appartamento. Intorno alle due gli agenti sono arrivati sul posto ed hanno iniziato a salire le scale del palazzo. E si sono trovati faccia a faccia con Fonsato. L’uomo ha tentato di fuggire, sbarazzandosi dei tre fucili che aveva appena prelevato dall'appartamento.

Da qui in avanti la scena di un movimentato telefilm americano e la fine di una commedia all’italiana. Il 45enne, mostrando una grande agilità, ha scaraventato i fucili contro gli agenti e a grandi balzi è salito sino al quinto piano.

Qui, con una vigorosa spallata ha sfondato la porta di un appartamento gettando nel panico la persona che ci abita. Ha attraversato i locali, aperto una porta finestra e con un balzo felino si è aggrappato alle tubature del gas. Poi, come un acrobata, si è lasciato scivolare sino al primo piano dove ha cercato rifugio su un balcone. Ma gli agenti, che nel frattempo avevano fatto convergere sul posto tutti gli uomini in servizio a Ivrea, lo hanno pizzicato mentre si camuffava tra le scope e un mobiletto.

Perquisito, in tasca aveva quattro orologi di gran pregio in oro, una catenina, un braccialetto in argento e bigiotteria varia trafugati dall’appartamento appena visitato.

Nel frattempo pattuglie di polizia e carabinieri hanno setacciato il quartiere e in posizione defilata hanno notato un’Alfa Romeo Giulietta. L’auto era distante dal condominio preso di mira ed uno dei due uomini, individuato come palo, era sdraiato sul sedile posteriore e stava beatamente dormendo. L’amico si è invece rannicchiato al posto di guida ma non ha neppure tentato la fuga.

Non poteva, per la verità. Perché le chiavi dell’auto le aveva nel giubbotto il ladro acrobata. Si sta ora indagando se i tre sono responsabili di altri furti avvenuti in zona.

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