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Assalto anti-Israele dei centri sociali a Vicenza: scontri con la polizia, 5 denunciati. La sinistra tace

Violenza contro le forze dell’ordine, slogan pro Hamas, cori contro Israele con l’obiettivo di raggiungere lo stand ‘nemico’.  A Vicenza, dove è in corso la Fiera orafa VicenzaOro, un corteo dei centri sociali contro la presenza di un padiglione espositivo di Israele ha tentato di forzare il cordone di polizia deviando il percorso concordato e […]

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Violenza contro le forze dell’ordine, slogan pro Hamas, cori contro Israele con l’obiettivo di raggiungere lo stand ‘nemico’.  A Vicenza, dove è in corso la Fiera orafa VicenzaOro, un corteo dei centri sociali contro la presenza di un padiglione espositivo di Israele ha tentato di forzare il cordone di polizia deviando il percorso concordato e autorizzato. In testa al serpentone, partito da via Rossi ai Ferrovieri,  striscioni e cartelli con la scritta ‘Blocchiamo Israele’, ‘stop war’ e ‘free Palestine’. Fra gli slogan gridati anche: “Quei diamanti sono sporchi di sangue”.

Vicenza,  i centri sociali anti-Israele scatenano la guerriglia

Scene di guerriglia urbana da parte dei militanti dei centri sociali armati di bastoni.  I disordini  (che si sono conclusi con 9 agenti feriti)  sono iniziati quando gli antagonisti  hanno cercato di entrare nel quartiere della fiera sfondando un cancello. Malgrado le continue richieste di stop, i manifestanti anti-Israele hanno continuato ad avanzare.  A quel punto la polizia è stata costretta respingere il corteo con una carica, alla quale i centri sociali hanno risposto con un fitto lancio di petardi e candelotti fumogeni. Gli agenti hanno messo in azione anche gli idranti per arginare  i manifestanti dei centri sociali. Al momento sono 5 (su circa 500) i manifestanti denunciati per gli scontri e le aggressioni ai poliziotti. Tra questi un vicentino, un bresciano, un teramano e un croato.

Diversi agenti feriti, 5 manifestanti denunciati

Se si esclude il sindaco di Vicenza del Pd, la sinistra tace, solidale verrebbe da dire con i “compagni che sbagliano”. Per tutto il pomeriggio si attende inutilmente un commento, anche fugace, del Nazareno. Ma non arriva. Forse, ironizza il capogruppo di FdI, Tommaso Foti, Elly Schlein non se n’è accorta, “forse era ancora al cinema”. Immediata, invece, la presa di posizione della seconda e della terza carica dello Stato, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, che esprimono solidarietà agli agenti e invitano alla condanna ‘netta e unanime” degli atti di violenza e di antisemitismo. “Trovo grave e ingiustificabile quanto avvenuto oggi a Vicenza, dove dei manifestanti dei centri sociali hanno deviato il percorso del loro corteo venendo a contatto con le forze dell’ordine”, dice il presidente del Senato. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si congratula con la polizia per avere evitato “guai peggiori”.

Nessuna tolleranza è ammissibile

Solidarietà “incondizionata” alle forze dell’ordine aggredite dai centri sociali è stata espressa dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. “Ancora una volta la galassia anarchica svela il suo vero volto: violenza, delinquenza, antisemitismo, odio verso le divise. Basta impunità per gli annoiati figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari del nulla aggradendo le forze dell’ordine. Mi auguro che tutte le forze politiche condannino senza tentennamenti le violenze dei centri sociali”. Durissimo anche il giudizio di Giovanni Donzelli, responsabile organizzaizone di FdI: “Figli di papà dei centri sociali protestano in nome della pace mettendo in piazza un violento antisemitismo riversato sulle pelle delle forze dell’ordine. Un pericolo da non sottovalutare e che in molti fingono di non vedere. Contestare la presenza di Israele ad un padiglione della fiera dell’oro è un’azione inqualificabile: solidarietà agli uomini in divisa rimasti feriti, tutte le forze politiche condannino senza indugi quanto accaduto”.

Il sindaco Possamai: nessuna giustificazione

Il primo cittadino di Vicenza, Giacomo Possamai, affida ai social il suo commento. “Non  può esistere nessuna giustificazione per le scene di guerriglia che abbiamo visto questa mattina in strada dell’Arsenale. Il diritto di manifestare è sacro e tutelato dalla Costituzione, ma chi scende in piazza con i bastoni e il viso coperto va contro l’eredità dei padri costituenti. È una contraddizione in termini chiedere la pace e il cessate il fuoco manifestando con la violenza.”

 

 

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