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Adriano Panatta entusiasta: “Per me Sinner è già il numero 1 del mondo. Vincerà tanti Slam”

Adriano Panatta entusiasta: “Per me Sinner è già il numero 1 del mondo. Vincerà tanti Slam”

Quasi 48 anni dopo il trionfo di Adriano Panatta al Roland Garros, il tennis maschile italiano è tornato quest’oggi a festeggiare un titolo Slam grazie allo straordinario successo di Jannik Sinner agli Australian Open 2024. L’altoatesino ha vinto il primo Major della carriera al termine di una rimonta clamorosa in finale da uno svantaggio di due set a zero contro il russo Daniil Medvedev.

Proprio Panatta ha commentato l’impresa di Sinner a Melbourne durante la trasmissione “La Domenica Sportiva” su Rai 2: “È stata una giornata bellissima perché Sinner ha vinto il primo vero torneo importante della sua carriera. Il tennis vero si gioca 3 su 5 e negli Slam. Oggi ha giocato una partita molto complicata perché Medvedev è andato un po’ contro la sua natura, che è quella di giocare molto lontano dalla linea di fondo, mentre in finale è andato molto in avanzamento togliendo il tempo a Sinner. Jannik è rimasto un po’ sconcertato, perché non gli ha dato ritmo“.

Comunque quando è entrato in campo, la faccia di Sinner non era la stessa dei turni precedenti. Era un po’ teso, ma è normale a 22 anni prima di giocare una finale importantissima. Poi si è ripreso e ha riagganciato il russo, che non poteva assolutamente continuare a quel ritmo lì per quattro ore. La cosa importante di questo ragazzo è che, sotto di due set, non ha perso la testa come altri suoi colleghi ed è rimasto lì senza fare una piega. Lui pensava di poter ribaltare la partita e l’ha vinta. Ha vinto la finale non 3-0 dominando, ma rimontando da 0-2 e vincendo al quinto“, ha aggiunto il 73enne romano.

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Sulle qualità di Sinner: “Al di là del tennis, questo è un ragazzo eccezionale. Per me è il numero 1 del mondo già adesso, lasciando perdere gli algoritmi del ranking ATP. A 22 anni ha tutta la carriera davanti e di titoli Slam ne vincerà tanti. Vincerà molto più di me e di qualcun altro (si riferisce a Nicola Pietrangeli, ndr) che ancora non capisce che il mondo è cambiato e che questi ragazzi giocano un tennis moderno. Non c’è più il tennis del passato, con quelle racchette e quelle scarpe, è tutta un’altra cosa. L’importante è che Sinner viva felicemente la sua carriera e la sua vita personale“.

Foto: Lapresse

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